19/12/2020 11:28
C'erano una volta i bianconeri, i nerazzurri, i giallorossi e così via. Erano i tempi in cui le maglie da gioco rispettavano una tradizione ma dal dì che il marketing l'ha fatta da padrone sono nati i "rosa" per la Juve, "i mimetici" per il Napoli e così via. Ecco dunque che la decisione della Vecchi Signora di rispolverare la maglia a strisce bianconere strette ha scatenato l'entusiasmo di un nostalgico Riccardo Cucchi.
La storica voce di Tutto il calcio esulta su twitter e scrive
La nuova maglia della Juventus è la "vecchia" maglia. Finalmente. Spero ardentemente in una inversione di tendenza. Le maglie sono storia
Fioccano le reazioni dei tifosi via twitter: "Il paradosso è che il marketing studia le esigenze/bisogni/desideri dei consumatori. Poi viene pubblicato un rendering di una maglia molto classica e 100% di consensi. Ma allora quando ci spacciavano certi obbrobri (Juve l'anno scorso, Inter quest'anno) il marketing dov'era?" o anche: "Le esigenze del tifoso sono eterogenee. In Italia piace molto il classico, ma non si vende solo in Italia, anzi. L'anno scorso andai a Bruxelles e per strada in tanti avevano la maglia della Juve, ma quasi nessuno la prima. Idem America e Asia. All'estero tira il futuristico".
I fan inondano il web di osservazioni: "Sono favorevole a leggeri cambiamenti e bisogna capire anche il marketing, quando esagerano non va bene, tipo l'Inter questa stagione o la Juve la scorsa", oppure: "Sono un sognatore, ma dovrebbero preservare il marketing sbizzarrendosi pure con le tre maglie, ma usando quella "storica" per le grandi occasioni... non so, tipo un Juventus Inter giocato con le stesse maglie indossate da Scirea e Altobelli, per restare nella mia generazione" e infine: "Vero. La maglia migliore con le strisce strette. Sarebbe auspicabile, in linea generale, tornare anche alle maglie con le vecchie numerazioni da 1 a 11 per i titolari. Ma credo sia pura utopia purtroppo".