20/07/2020 08:23
Conte deve crescere ancora e con lui anche la società per rendere quest'Inter veramente competitiva. E' il parere di Mario Sconcerti. Dopo il 2-2 con la Roma l'editorialista del Corriere della sera scrive tra l'altra di un'Inter che "esce con calma dalle sue ultime possibilità quasi non avesse mai creduto di averne"- . E aggiunge: "Ci sono stati anche errori tecnici, come Brozovic centrocampista avanzato, era il suo ruolo cinque anni fa, poi ha studiato molto ed è riuscito a diventare un regista lento ma di vista e qualità. Ma è mancata soprattutto la voglia di giocare, la convinzione che fosse una partita diversa, decisiva".
Per Sconcerti "Non c’è stato niente di Conte, tranne la buona disposizione in campo e la facilità a ripartire da dietro....una stagione in parte buttata, come l’Inter fosse una squadra bambina sempre piena di voglia di combinare guai. Troppe polemiche, troppe assenze. Si parla di quanto latiti Elliott nel Milan ma non è che il giovane Zhang sia presente. Dimentichiamo spesso la differenza tra un tesserato e il proprietario. Marotta è sempre lì, ma ai giocatori interessa la presenza di chi li paga, è il dialogo con il capo che aggiorna l’autostima, gli altri sono compagni di strada".
"Dovrà pensare a quel che ha fatto anche Conte, forse a tutte le sue ultime tre stagioni di cui una passata a casa. Forse serve un aggiornamento anche a lui, non fosse altro nel modo di stare nella società. Se ha gettato in questa squadra un seme buono, è tempo che lo faccia crescere.Vincere l’Europa League sarebbe un premio giusto anche per lui. Altrimenti è acqua buona sotto i ponti".