Come cambia la Juventus con Rincon: 3 soluzioni (GRAFICA)

Come cambia la Juventus con l'arrivo di Rincon? Il calciatore venezuelano sembra essere a un passo dall'approdo a Vinovo, una volta battuta la concorrenza della Roma, che pure sembrava in vantaggio fino a qualche giorno fa. E adesso? E' lui l'uomo giusto per Massimiliano Allegri? I tifosi bianconeri si dividono, tra chi lo ritiene un colpo di mercato, magari stregato dalle buone prestazioni del mediano in rossoblù, e chi invece parla di delusione. Ma come cambia la squadra di Allegri con l'arrivo del calciatore vinotinto?

Abbiamo provato a disegnare tre soluzioni per il centrocampo della Juventus, tutte e tre con Rincon titolare. Inevitabilmente il calciatore non sarà un titolare fisso, anche se un acquisto a gennaio difficilmente lascia presagire uno scarso utilizzo, soprattutto in un reparto che al contrario di quanto possa sembrare è piuttosto affollato. Indipendentemente dal modulo, che sia 4-3-3 o 4-3-1-2 o 3-5-2 la mediana è sempre composta da tre uomini. 

#SOLUZIONE 1

Con Marchisio nel ruolo di regista Rincon può fare il mezzo basso a destra. Khedira (o Sturaro) a sinistra e la mediana della Juventus acquisisce un dinamismo che ad oggi sembra non avere.

#SOLUZIONE 2

Marchisio regista, Rincon a fare legna a destra e Pjanic a sinistra, nel ruolo di interno di metà campo. Vorrebbe dire provare a supportare un attacco a tre, anche se difficilmente Allegri schiererà tre attaccanti e Pjanic contemporaneamente. 

#SOLUZIONE 3

Senza Marchisio potrebbe essere Rincon l'uomo più arretrato, con Khedira a destra e Pjanic a sinistra. Probabilmente si perde un pizzico di lucidità in impostazione ma in alcune fasi della partita può essere una soluzione.

In definitiva Rincon arriva alla Juventus per fare quello che già altri sanno fare (Sturaro e Lemina su tutti): il mediano. Quello puro, di rottura, che dà ritmo a metà campo. Magari arriva con la speranza di poterlo fare in maniera migliore, se non diversa. Non è l'uomo che risolve i problemi di Allegri, ma darà una mano. Sicuramente.

Giuseppe Andriani