Chiellini: Io facevo bene a Bonucci e lui a me

“Rigiocare con Leo fa sempre un gran piacere , io facevo bene a lui e lui a me”. In un'intervista a Il Giornale Giorgio Chiellini torna sull'infinito tema dell'addio del compagno di reparto, passato al Milan, che ora ritrova in Nazionale: “Abbiamo avuto la fortuna di scendere in campo fianco a fianco per tanti anni, speriamo di poterlo fare ancora in Russia. Dietro di noi vedo ragazzi molto bravi come Rugani, Caldara e Romagnoli. È vero, hanno solo 23 anni, dovranno crescere a livello internazionale anche se io alla loro età non avevo sul palcoscenico continentale quel numero di presenze. Anche sulle fasce abbiamo gente di prospettiva. Ma se guardiamo in generale trovo che ci sia un vuoto pneumatico generazionale: questo è accaduto per colpa del Guardiolismo che ha rovinato tutto. Ci sono difensori che vogliono giocare la palla a tutti i costi in uscita e poi i cross: non c'è un difensore italiano che senta l'uomo, che lo marchi. Io da ragazzo ho ricevuto insegnamenti precisi sulla marcatura. Noi non avremo mai il tiki-taka della Spagna e se vorremo davvero tornare ai vertici del calcio mondiale, oltre a quattro-cinque attaccanti di valore, qualche difensore vero in più sarebbe gradito”. Poi il centrale della Juventus fa le carte al campionato: “Sarà un campionato equilibrato in testa. C’è una spaccatura notevole fra chi lotta là davanti e le altre. Valori sbilanciati, troppe squadre: ora è praticamente impossibile che le grandi perdano punti con chi sta dietro. E sarà sempre peggio: per la gran parte dei club non ci sono infatti motivi concreti per alzare il proprio livello tecnico. La Juve? Anche dietro vanno trovate le giuste alchimie. L’intesa è un valore aggiunto inestimabile per realtà come la nostra. Le squadre piene zeppe di fenomeni possono giocare magari in vari modi, ma la Juve non potrà mai essere il Real Madrid, noi dobbiamo inevitabilmente passare per l’organizzazione del gioco".