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Chiellini: Con Higuain bastone e carota, Dybala come Trezeguet

25/10/2019 08:59

Chiellini: Con Higuain bastone e carota, Dybala come Trezeguet |  Sport e Vai

Tornerà nel 2020, tra febbraio e marzo. Vuol giocare ancora un paio di anni per poi intraprendere una carriera dirigenziale ma senza fretta. In una lunga intervista alla Gazzetta Giorgio Chiellini si confessa e parla del mondo-Juve visto dai suoi occhi, partendo da quanto conta l'allenatore: "Tanto, ma penso che il più importante sia il presidente. Poi la dirigenza, poi il tecnico, poi i giocatori.  Sarri va molto sul tecnico, sempre. È competente e dedicato. Poi cerca anche di stimolare, ma la parte preponderante è sempre un’analisi scientifica di tutto. Numeri, dati. Max Allegri più si avvicina la gara più tende a trasmettere pure sensazioni. Le basi te le ha già date, qualcosa ti dice su quelle due o tre situazioni, non ti dà tante informazioni numeriche ma cerca di stimolare un po’ più le altre cose. La cosa in comune tra Sarri e Allegri è che ambedue vogliono vincere. Il modo di arrivarci è diverso, ma non ne esiste uno migliore e uno peggiore. Secondo me la Juve vincerà se riuscirà a prendere il meglio di entrambi. Due grandi allenatori". Chiellini parla poi dei singoli, come Higuain: "È raro trovare un numero 9 generoso. È chiaro, vive per il gol, però trovare un 9 così diverso da come lo avevo visto da avversario in campo è stato sorprendente. La persona Gonzalo mi ha sorpreso. Quest’anno voleva rimanere a tutti i costi, l’ha detto il primo giorno. Io gli sono sempre stato vicino, cercando di stimolarlo. Ha dimostrato sul campo che voleva restare nella Juve. Uno dei suoi difetti è che si butta troppo giù quando le cose non vanno bene. Però noi siamo lì per tenerlo sempre vivo. Con lui ho un rapporto ottimo e gli ho sempre detto tutto in faccia. Quando ho da dirgli qualcosa di buono, lo dico; quando lo devo stimolare lo stimolo; quando ho da cazziarlo lo faccio e lui lo accetta. Ma solo per il bene che voglio a lui e alla Juve". Capitolo Ronaldo: "Lui è uno che ti dà tanta preparazione, cioè in certe partite lo vedi che è diverso dagli altri. Non c’è niente di male a dirlo perché prima di tutto è una multinazionale vivente. E quindi la cosa che bisogna essere bravi a fare è farlo sentire nella squadra, nonostante sia una “iena” tra virgolette.". Infine belle parole per Dybala: "Paulo è una persona molto silenziosa, un ragazzo d’oro che abbiamo visto crescere con noi. Paulo è uno che non parla tanto, ma alla fine fa, e lo dimostra in campo. L’anno scorso è stata etichettata come una stagione brutta di Dybala. Ma dipende da cosa gli si chiede. Se Dybala gioca prima punta fa anche 20 gol, ma se Dybala fa il centrocampista segna 5 gol e non c’è niente di male. Ha avuto l’occasione di andare via ma è uno che ci tiene a fare il salto di qualità qui, è uno che ha portato la fascia di capitano con onore, perché l’ha meritato. Io non sarei proprio così sorpreso se Paulo facesse quello che hanno fatto Trezeguet, Camoranesi, Nedved, cioè un percorso importante nella storia della Juventus".

 


Tags: Chiellini higuain dybala

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