Callejon: Ora siamo più maturi per questo tipo di gare, tornerò a segnare

Possono cambiare gli allenatori, da Benitez a Sarri fino ad Ancelotti, può cambiare il suo ruolo – 20 metri più avanti o più dietro – ma Josè Maria Callejon resta un perno insostituibile o quasi per il Napoli. Oggi segna meno (ma copre di più) e forse è l'unica pecca per un giocatore che si fa amare da tutti per la sua generosità. Anche lui, come tutti, aspetta il Psg domani per centrare quel traguardo degli ottavi di Champions che alla vigilia sembrava fantasia. Di partite importanti ne ha giocate tante in sei anni ma questa è speciale: “Non so se questo è il Napoli più forte in cui ho giocato, ogni anno ho giocato in un Napoli forte. Può essere che però siamo più maturi e più pronti per questo tipo di gare, sono tanti anni che giochiamo insieme e ogni volta ci conosciamo sempre meglio. Capiamo meglio cosa si deve fare e cosa no, tutti stiamo crescendo”. Anche grazie ad Ancelotti: “Siamo diventati più consapevoli di essere forti, Ancelotti ha una carriera straordinaria, ci ha dato ancora più consapevolezza. Possiamo fare grandi cose”. All'andata mancava Thiago Silva: “Sì ma erano egualmente forti, dobbiamo ripetere la gara dell'andata ma stavolta con i tre punti”. Quel gol che non arriva lo tormenta solo a metà: “Sono tranquillo, sto lavorando bene, sto facendo assist ai compagni, il calcio è così, è vero che il gol manca ma basta che ne entri uno e poi entreranno tutti questi palloni”. La sua posizione in campo è cambiata: “Ogni allenatore ha il suo metodo, io mi trovo bene. Forse ogni cambiamento mi migliora ancora di più, meglio per me. E' bello essere coinvolti in questo progetto, mi piace avere consigli, il mister è bravo anche all'interno delle partite a fare questo, si è visto. Mi sento importante e mi sento bene”.

Stefano Grandi