Bene Gazidis dopo Maldini e Leo, ma ora tocca al Milan squadra

E' stato pagato come un top-player ma non era Aubameyang o Ozil, è Ivan Gazidis quello che il Milan ha strappato all'Arsenal. E fa il Ceo, come si dice oggi, e non il centravanti. Sicuramente a livello societario la strada intrapresa è quella giusta: mancava quella figura in un organico dirigenziale che già si era arricchito di Leonardo e Maldini oltre che del presidente Scaroni, ma una cosa è la scrivania e altro è il campo. Ora tocca al Milan squadra dimostrare di essere all'altezza da subito dell'establishment societario perchè un top-club a livello societario deve essere accompagnato da un top-team. In campo non ci vanno (purtroppo) Leonardo e Maldini né Gazidis e i rossoneri che domani debuttano in Europa League devono rispondere con prestazioni e risultati. La squadra c'è, ha bisogno ancora di un po' di rodaggio ma le potenzialità sono indubbie: in attesa del rientro di Conti (tra un mesetto) la difesa è comunque formato-Nazionale con Caldara che in Lussemburgo dovrà far capire di aver studiato da bravo allievo la lezione della difesa a 4 e Romagnoli che è già un vero leader. Sulle fasce Rodriguez e Laxalt sono tra le coppie migliori in Italia, davanti c'è un certo Higuain e il talento non manca nei vari Suso, Calhanoglu e Bonaventura più i vari Biglia e soci. Gattuso dovrà mixare con abilità il materiale che la società gli ha dato, dovrà trovare il sistema migliore per far rendere al massimo (e far segnare) il Pipita, dovrà motivare tutti, anche quelli che giocano meno e dovrà puntare anche all'Europa League. E' l'Europa minore ma è anche una strada per ritornare in Champions se dovesse fallire l'operazione quarto posto. Per far lavorare al meglio il nuovo staff dirigenziale servono anche i soldi dell'Uefa. Ora tocca alla squadra e al suo tecnico.