Bakayoko spaventa il Milan sul suo futuro

Da oggetto misterioso a titolarissimo indispensabile. Emblematica la parabola di Bakayoko, che oggi al Milan è uno dei pochi veramente insostituibili. I rossoneri dovrebbero riscattarlo dal Chelsea a giugno ma è lo stesso centrocampista, parlando a Nice Matin, ad avanzare qualche dubbio: "Non dipende da me. Per il momento, la stagione sta andando bene, per me e il club. Non c'è stato un momento di svolta, volevo solo dimostrare di essere all'altezza di un grande club. Il Milan è di un'altra dimensione. Il primo giorno, sono stato accolto da Maldini e Leonardo e capisci subito con chi hai a che fare. E poi l'atmosfera a San Siro è straordinaria. Il Milan è un club mitico. A chi non piacerebbe restare a lungo in un club come il Milan? Ma sono ancora sotto contratto per tre anni con il Chelsea, non controllo tutti gli elementi”. Il modulo è stato decisivo nella sua rinascita: “Nel 4-3-3 sono quello che rilancia e guida il pressing. Un posto importante nel dispositivo dell'allenatore. Uno che dà tutto per i i giocatori, trasmette molti valori positivi. E' come era in campo: diretto, franco, un dritto. Non imbroglia e non ha peli sulla lingua. Anche se può essere duro, le cose te le dice sempre per il tuo bene”.