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Assetto societario, tecnico e caso Zanetti: tutte le spine di Thohir all'Inter

24/10/2014 12:26

Assetto societario, tecnico e caso Zanetti: tutte le spine di Thohir all'Inter |  Sport e Vai
Non è nel caos totale, perché Erick Thohir ha il pieno comando della società, ma dopo le dimissioni di Massimo Moratti da presidente onorario l’Inter si è scoperta ancora più fragile. La settimana seguita al rocambolesco 2-2 contro il Napoli non è stata delle più facili per la società nerazzurra con Thohir che, molto probabilmente, sarà costretto a fare il punto sul progetto avviato nell’ottobre del 2013 e, molto probabilmente, a riavviarlo. Non sappiamo ancora se il reset sarà anche tecnico - Walter Mazzarri, per ora, continua ad avere la fiducia del presidente -, di sicuro dovrà esserlo societario: con Moratti, infatti, si sono dimessi anche il figlio Angelomario, vicepresidente del club, e i consiglieri d’amministrazione Rinaldo Ghelfo e Alberto Manzonetto. VIA PURE ZANETTI? Da questo punto di vista, il rischio maggiore per Thohir, in questo momento, è che anche Javier Zanetti decida di seguire il patron dei 5 scudetti e della vittoria della Champions League: legato affettivamente alla famiglia Moratti, l’argentino potrebbe decidere di abbandonare il suo ruolo di vicepresidente e la figura di ambasciatore dell’Inter nel mondo, causando un contraccolpo non da poco alla dirigenza, soprattutto per ciò che riguarda il rapporto con i tifosi. Al momento Zanetti non ha commentato la scelta di Moratti, ma prima o poi dovrà parlare e quello che potrà dire potrebbe dare parecchio fastidio a Thohir. I MOTIVI DELL’ADDIO. Moratti non ha chiarito a pieno i motivi del suo addio, ma c’è da scommettere che di sicuro non è stato contento del silenzio dell’indonesiano seguito alle parole sprezzanti di Mazzarri nei confronti dell’ex patron; così come di certo deve essere stato infastidito dalle dichiarazioni del nuovo Ceo Michael Bolingbroke, che commentando il passivo di 103 milioni di euro dell’Inter, emerso durante l’assemblea dei soci, aveva parlato di “colpe ascrivibili al passato”. Lasciato solo dall’ormai ex presidente onorario, Thohir dovrà valutare in che direzione sviluppare il progetto Inter e, soprattutto, dovrà ricordare che gli investimenti andranno concentrati non solo in strategie di marketing e di espansione del brand, ma anche sul rafforzamento della squadra. Dettaglio, questo, che difficilmente sfuggiva a Moratti. QUESTIONE MAZZARRI. Prima di tutto, però, il magnate indonesiano dovrà gestire da solo la delicata questione tecnica legata alla difesa di Mazzarri, allenatore che non fu scelto da Thohir, ma dal suo predecessore. La squadra, che non vince in campionato da tre giornate, è ancora con il tecnico, mentre gran parte della piazza invoca una svolta ed emergono già nomi di possibili successori (Mihajlovic quello che circola con maggiore insistenza). Affrontare questa scelta senza l’ausilio di Moratti sarà, molto probabilmente, il compito più difficile del nuovo, solitario, Thohir.

Tags: inter moratti mazzarri Zanetti dimissioni thohir

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