Adl con coscienza a posto, ora tocca a Sarri decidere

La risposta ai tifosi, che chiedevano la conferma di Sarri senza se e senza ma, l'ha data. Aurelio De Laurentiis ora ha la coscienza a posto. Più di quanto ha fatto per trattenere l'allenatore rivoluzionario, quello che ha ipnotizzato la piazza con un mix di spettacolo e populismo, non poteva. Ingaggio più che raddoppiato con la possibilità di andare a guadagnare 4 milioni netti all'anno con i bonus, la promessa di non smantellare questa squadra (anche se qualcuno comunque andrà via), la garanzia di prendere giocatori di spessore (anche se non top-player affermati) e un prolungamento di contratto. La palla ora rimbalza sul terreno dell'allenatore che non ha detto né sì né no ma che sicuramente ora è più “coperto”. Si è preso tempo, Sarri per valutare altri aspetti. Ovvero per bussare alle porte dei suoi corteggiatori virtuali e dire: “signori che volete fare? Il Napoli mi offre tutto questo per restare” e per capire se la montagna di soldi che gli offre Adl può bastare a coprire quelle che erano (e restano) le sue perplessità. Quando Sarri, dopo la gara di Genova, ha detto: “Il mio amore per Napoli è enorme e potrebbe solo peggiorare”, ipotizzava proprio uno scenario simile. Ovvero rimanere in azzurro ma non riuscire a fare meglio di quanto fatto finora. Ora il “quanto fatto finora” non ha portato alcun titolo. A differenza dei suoi due predecessori, Mazzarri e Benitez, il suo Napoli non ha vinto niente ma è entrato egualmente nel cuore della gente che lo adora. La paura del tecnico è di aver ottenuto il massimo da questo gruppo e che senza giocatori di livello superiore e già campioni (che non arriveranno) non solo non si vincerà ma non si riuscirà neanche a lottare per lo scudetto, come è successo quest'anno. Le aspettative dei tifosi sono enormi, dopo la delusione per questo secondo posto è quantomeno ovvio che la piazza si aspetti di più. Che voglia lo scudetto, che voglia far strada in Champions. Sarri riflette e teme. Accettare i soldi del presidente rischiando poi di bruciarsi il bonus che ha conquistato sul campo nell'amore con la gente o ricaricarsi per una nuova sfida e provare a ricominciare nel segno della continuità? Chiaro che molto dipenderà dal mercato, tema che è stato toccato solo di sfuggita nell'incontro di ieri, ma le linee presidenziali sono chiare: la tipologia di giocatore che arriverà a Napoli non si discosterà da quella delle ultime stagioni. Nel mirino ci sono giocatori come Verdi, Politano, Torreira, Rui Patricio, Grimaldo, tutt'al più Chiesa. Esclusi Sanè o big del City e del Real. Avrà Sarri il coraggio (ben remunerato) di accettare?

Stefano Grandi