60mila motivi per cambiare rotta: Spalletti ha 5 gare per ritrovare l'Inter

Da anti-Juve a anti-calcio. Aveva ragione Spalletti quando avvisava che se le cose non fossero cambiate sarebbe stato giusto chiamarla anti-Inter, anziché affibbiarle l'etichetta di principale rivale dei campioni d'Italia. Meno ragione ha il tecnico nerazzurro quando prova a spiegare il perchè di un crollo così inatteso: quattro punti in 4 partite a dispetto di un calendario che sembrava un dolce tappeto verso posizioni di vertice. Che succede all'Inter? Ci sono 60mila ragioni per chiederne conto, anzi 59.648, quanti quegli spettatori che anche ieri pomeriggio si sono recati a San Siro nell'illusione di vedere tutt'altro spettacolo. La sconfitta col Parma ha gelato le speranze di chi pensava che il 3-0 di Bologna pre-sosta avesse guarito la squadra, non è così. Quest'Inter è ancora un'incompiuta in tutti i reparti: Handanovic non dà più le garanzie di un tempo e quella difesa che l'arrivo di De Vrij avrebbe dovuto blindare continua a ballare. La forza degli esterni resta ancora in potenza e non si traduce in atto. Questa squadra continua ad avere preoccupanti difficoltà a fare gioco, a operare in transizione e a portare la palla nella metà campo avversaria. Manovra lenta e macchinosa, movimenti alterni e non sempre coordinati fra loro, tanti, tantissimi errori tecnici. Distrazioni e scarso amalgama. E se Icardi non segna si fa dura, durissima. Non tutti i falsi nueve riescono col buco (e col gol). Keita probabilmente non lo è. I capi d'accusa sono tanti ma una certezza c'è: troppo brutta per essere vera questa Inter. Il problema è ora anche mentale, perchè bisogna ridare entusiasmo a chi ora si sente in balia delle onde. E questo è compito di Spalletti. Non c'è tempo, però. Il distacco dalla vetta in campionato si sta facendo allarmante e alle porte c'è la Champions. Il tecnico nerazzurro ha davanti 5 partite, da qui ad inizio ottobre, per dare risposte. C'è il Tottenham martedì prossimo, tre partite di campionato mediamente difficili contro Sampdoria, Fiorentina e Cagliari ed infine la trasferta in Olanda col Psv. Cinque gare da dentro o fuori perchè se a inizio ottobre sei ancora in affanno in campionato e con mezzo piede fuori dalla Champions, vanno rivisti tutti gli obiettivi. E probabilmente fatte delle scelte pesanti.

Stefano Grandi