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Tyson: “Frequento gli alcolisti anonimi e sono felice di essere vivo”

21/10/2013 17:01

Tyson: “Frequento gli alcolisti anonimi e sono felice di essere vivo” |  Sport e Vai

“Da due mesi non perdo un incontro con gli Alcolisti Anonimi e sto facendo un passo alla volta, ma sono felice di essere vivo”.  Mike Tyson sta affrontando la sua battaglia contro l’alcol come faceva con gli avversari sul ring. Con coscienza, orgoglio e rabbia. A due mesi dalla rivelazione choc sulla sua dipendenza dal vizio del bere l’ex campione di pugilato rivela al Sun di aver fatto molti progressi:  “Ero a Las Vegas, tutti continuavano a ripetermi quanto fossi fantastico e io mi sentivo benissimo, meglio di come non mi fossi mai sentito prima. Almeno fino al giorno dopo, quando ho realizzato che ero un alcolizzato. Confessarlo mi ha fatto perdere l’approvazione di qualcuno, ma mi ha anche fatto sentire meglio. Nemmeno mia moglie sapeva che avessi ripreso a bere prima della conferenza stampa e convincerla ad avere di nuovo fiducia in me è stata davvero dura. All’epoca ero uno spericolato che dipendeva da qualsiasi cosa e che infrangeva un sacco di regole, ma me lo permettevano perché facevo fare a tutti un sacco di soldi”. La vita di Tyson è diventata anche un lungometraggio realizzato da Spike Lee che andrà in onda il 16 sul canale HBO  e si chiamerà“Mike Tyson: Undisputed Truth”. Tyson ripercorre tutte le tappe della sua vita, dallo stupro di Desiree Washington che lo portò in carcere e per il quale ancor oggi si professa innocente (“eccezion fatta per mia moglie, adesso non resto più solo in una stanza con una donna, anche se questa è una mia amica”) al famoso morso ad Evander Holyfield nel 1997, che gli costò un anno di squalifica e una multa di 3 milioni di dollari (“sono stato un pazzo, ma sono grato ad Holyfield che mi ha perdonato”), fino alla bancarotta di un decennio fa, quando si ritrovò pieno di debiti malgrado i 300 milioni guadagnati in carriera: “Io voglio solo essere felice con me stesso e diventare una persona migliore di quella che ero. In fondo, andare sul palco o sul ring è praticamente la stessa cosa, la sola differenza è che dopo lo show non devi andare in ospedale”.

Stefano Grandi


Tags: stupro holyfield tyson alcol spike lee

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