Cancellara: Non si può sempre vincere, ho dato tutto

Mentre Niki Terpstra ancora non si è ripreso dalla gioia e parla di “gioia più bella della mia vita, è stata una pazzia”, Fabian Cancellara cerca di farsi bastare il terzo posto alla Parigi Roubaix: “Il fatto di essere tra i favoriti non implica che bisogna vincere per forza, posso essere egualmente fiero di quanto ho fatto. Ho dato il massimo. Ho provato ad attaccare ma sapevo che tutti mi aspettavano così ho sperato nello sprint finale”. Per lo svizzero della Trek sono 12 podi alla Parigi-Roubaix con quello di oggi: “Non male direi, con una vittoria alle Fiandre e due podi tra Milano-Sanremo e Roubaix penso che la mia campagna nella classiche possa dirsi riuscita. Ora penserò a riposarmi e a stare con la famiglia”. Felice del secondo posto anche Degenkold: “Mi godo il momento. Arrivare secondo in quella che forse è la corsa più dura del mondo è una gran cosa per me. Non potevo fare di più. Ho avuto problemi meccanici e ho speso molte energie per tornare sotto il gruppo dei migliori. Alla fine c’erano tre corridori della Omega Pharma e ho preferito non seguire Terprstra e giocarmi le mia chance allo sprint. È andata male, Terpstra è arrivato da solo, ma sono lo stesso molto contento. Due settimane fa ho vinto la Gand - Wevelgem e oggi sono andato vicino alla Parigi - Roubaix. Questo mi fa ben sperare per le classiche monumento in cui vorrei essere protagonista negli anni a venire: Milano-Sanremo, Giro delle Fiandre e, appunto, Parigi-Roubaix”.

Stefano Grandi