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Milan, Kalulu e Pobega in prestito scatenano i tifosi: Suma spiega cosa è successo

Non è ancora finito il mercato del Milan ma tra qualche sorriso e qualche cessione inevitabile a far arrabbiare i tifosi sono stati i prestiti di Kalulu e Pobega, due giocatori amatissimi in casa rossonera. A spiegare la situazione è Mauro Suma. Su Milannews il direttore nel suo editoriale parla anche del caso Leao.

Suma spiega i prestiti di Kalulu e Pobega

Attacca Suma: “Ci sono critiche sui prestiti di Kalulu e Pobega. Sono le critiche dei tifosi, in questo caso in buona fede. Critiche sulle formule, più che sulla sostanza. Critiche per le quali il club come sempre si mette in discussione, perchè bisogna sapere non solo comprare o cedere, ma bisogna anche saper prestare, cosa che anche i più bravi e i più osannati non sempre riescono a fare. Gli ultimi  prestiti fatti da quelli del Milan, che non sono certo i più osannati, non sono andati maluccio a quanto pare: Gabbia è tornato migliorato da Villarreal, Saelemaekers è ritornato migliorato da Bologna, De Ketelaere è stato rilanciato e riscattato dall’unica piazza che era in grado di farlo, contrariamente a quanto accaduto in altri casi ai più osannati”

Suma continua: “Vedremo fra un anno cosa avrà detto il campo e cosa dirà il bilancio. Vedremo se il Bologna rimedierà con Tommy a quanto accaduto con Alexis e se la Juventus manterrà gli impegni presi nei confronti di Pierre. Due ragazzi seri e due ottimi professionisti, ma oggi due giocatori non titolari reduci da una stagione in cui hanno giocato pochissimo per seri infortuni. Era difficile sia fare la lista sia pretendere la luna. Vedremo”.

Suma difende Leao

Poi si tocca il caso Leao: “Se sei, sette anni fa le truppe cammellate mediatiche fossero calate a Milanello da Barcellona, ci saremmo sentiti tutti sotto schiaffo. Il grande e opulento Barcellona, il Milan nobile ma appesantito da debiti e bilanci negativi. E invece la corazzata chiringuita, molto simile a quella cosa pazzesca che era secondo qualcuno la mitologica potemkin, è stata circondata da risolini e da una curiosità di maniera, quasi da indifferenza. La mossa disperata di una piazza affamata. Nella quale abbiamo visto riflesso l’orgoglio di un club che non ha bisogno di cedere e lo stile di una società che serve di barba e capelli l’invasore mediatico. Leao al cento per cento, Leao senza tentennamenti. Leao senza discussioni, detto occhi negli occhi. Senza fare spallucce, senza fare finta di niente, non se se ne parla nemmeno. Chiaro? Dall’estero si umiliano per sognarlo, il nostro Rafa. Da noi invece si tende a fare gli schizzinosi”. 

Fabrizio Piccolo

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