Per Jacobelli Mourinho insostituibile e fa bene anche al calcio italiano

E' dedicato tutto a Mourinho l'editoriale di Xavier Jacobelli per Sportitalia.Com. Questi i passaggi principali

Indipendentemente dall'esito della sfida tedesca, il signore di Setubal è un bene prezioso per la Roma e per il calcio italiano. Per la Roma, poiché le ha restituito la grandezza perduta negli anni precedenti la seconda svolta americana, culminata con la conquista della Conference League, la corsa alla prossima Champions League, la valorizzazione del patrimonio calciatori, la capacità di essere sistematicamente al centro della ribalta. Per il nostro calcio, poiché il coraggio di Josè nel lanciare in orbita i ragazzi del vivaio, molti dei quali italiani, dovrebbe essere imitato da tanti colleghi: Edoardo Bove, 21 anni compiuti l'altro ieri, è stato l'uomo che all'andata ha piegato il Bayer. Bove, che a Bologna ha sostituito Wijnaldum dopo 54 minuti, risultando alla fine il quarto ragazzo di Trigoria in partita, accanto a Missori, Tahirovic e Zalewski. In panchina ce n'erano altri 8: Boer, Del Bello, Keramitsis, Falasca, Darboe, Faticanti, Volpato, Majchrzak.

E mancava Niccolò Pisilli, 18 anni, che ha già debuttato in Serie A e sarà di scena ai Mondiali Under 20 con Faticanti. Sono i Bambini d'Oro della Roma: Mourinho li valorizza come nessun altro. Né l'emergenza infortuni né un organico qualitativamente bisognoso di essere rafforzato sul mercato che verrà, hanno impedito a Mourinho di portare la Roma a un altro passo dalla gloria. Ecco perché Friedkin deve fare di tutto per tenere nella Capitale l'unico, inimitabile Special One. Non soltanto i romanisti gliene saranno grati.