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Napoli, nella notte di gloria Benitez dà l’aut aut e prepara l’addio

17/04/2015 11:26

Napoli, nella notte di gloria Benitez dà l’aut aut e prepara l’addio |  Sport e Vai
Festeggiare il 55esimo compleanno ipotecando le semifinale di Europa League con una prestazione sontuosa, segnando 4 gol al Wolfsburg, portando il Napoli laddove solo due volte nella storia c’era riuscito (semifinali di coppa Coppe nel ’77 e nella coppa Uefa poi vinta nell’89) e centrando un successo in Germania che mai era capitato agli azzurri, neanche negli anni dei trionfi Maradoniani. Ce ne sarebbe abbastanza per sorridere a trentadue denti ma in una delle notti più belle della sua gestione Benitez è torvo ed ha lo sguardo truce. Il tecnico del Napoli ha inghiottito in silenzio critiche di ogni tipo, da quelle personali a quelle professionali, ha accettato controvoglia un ritiro imposto dalla società piegandosi senza batter ciglio apparentemente ed ha riflettuto parecchio. Ora, dopo due vittorie consecutive tra campionato ed Europa, ha iniziato a vuotare il sacco e sta preparando il terreno per l’addio. Nella giornata magica in cui Hamsik torna fenomeno con due gol e una prestazione super, a dispetto di chi indicava nel modulo dello spagnolo i suoi problemi, in cui Higuain fa impazzire i difensori tedeschi, in cui Maggio sembra togliersi 10 anni dalla carta di identità e in cui don Rafaè non sbaglia una mossa (dall’inserimento di Britos al posto di Koulibaly con l’uruguayano che annulla il temutissimo Dost alla scelta di un impeccabile Inler al posto di Gargano fino ai cambi fortunati, con tanto di gol-lampo di Gabbiadini appena entrato in campo) l’allenatore finge di aprire al rinnovo del contratto e di fatto spiega perché andrà via. IL GRANDE BLUFF - Apparentemente Benitez dice di essere pronto a rimanere ma nella sostanza le sue parole inchiodano De Laurentiis. Dopo aver difeso strenuamente tutto il suo gruppo, dai giocatori (“mi ha fatto male sentire che non erano disciplinati e non facevano vita da atleta”, illazioni di fatto autorizzate per primo dallo stesso presidente che aveva parlato di città rapace e ricca di tentazioni) allo staff tutto (“Abbiamo il vantaggio di avere uno staff con uno come Pecchia che mi fa capire tante cose del calcio italiano ed un ds onesto che non c'è migliore di lui, per i limiti che abbiamo sul mercato abbiamo fatto benissimo”) ecco il Grande Bluff: “De Laurentiis ha fatto cose spettacolari in questi anni, l'anno scorso è stato fatto un passo avanti importante sull'internazionalizzazione, io sono aperto a sentire e vedere cosa vogliamo fare in futuro. In questi giorni, se hanno ancora voglia di parlare, voglio capire il progetto del business plan, del centro sportivo, delle giovanili e programmare”. Le richieste al presidente sono di fatto i motivi spiattellati alla gente sul perché andrà via. Aveva cominciato alla vigilia della gara di Wolfsburg a mettere il primo tarlo, parlando di obiettivi che gli sarebbe piaciuto raggiungere sul mercato, come Luiz Gustavo, Schurrle e Perisic che al Wolfsburg spesso fanno panchina e che a Napoli avrebbero giocato, sottolineando come non si è riusciti spesso ad accontentarlo, poi ieri il carico da novanta. LE RAGIONI DELL’ADDIO - Zitto dopo la sparata di De Laurentiis che annunciava il ritiro e metteva di fatto tutti sotto accusa, esautorando in sostanza l’allenatore e quasi commissariandolo, Benitez ha aspettato che la pallina rimbalzasse sul suo campo per smashare senza esitazioni. Che sia in realtà un bluff è chiaro: parla di strutture e settore giovanile chi pensa a un progetto pluriennale di 4-5 stagioni, non chi al massimo pensava di rimanere uno o due anni. Discorso che vale sia per il centro sportivo che per lo stadio. La verità è che Benitez sa benissimo che il suo presidente non può supportare le sue richieste quasi in nulla, probabilmente neanche sul mercato. Da qui l’inevitabile addio, dopo una rottura già conclamata negli ultimi tempi. Resta da capire se la squadra riuscirà a mantenere la stessa intensità fino alla fine della stagione, perché se gioca come ieri può vincere l’Europa League (qualificandosi di diritto alla fase a gironi di Champions) ed anche arrivare seconda o terza. E in quel caso per De Laurentiis sarà più difficile giustificare ai tifosi i perché di un divorzio annunciato. Fabrizio Piccolo     

Tags: napoli de laurentiis hamsik benitez europa league wolfsburg higuain

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