15/10/2023 11:34
Era arrivato accolto con un certo scetticismo, perché in pochi lo conoscevano, e con il duro compito di dover sostituire un fenomeno come Kim ma Natan piano piano si sta ritagliando il suo spazio a Napoli e sta crescendo gara dopo gara. Il difensore brasiliano racconta le sue origini in un’intervista sul canale YouTube ufficiale della società:
«Ho iniziato a giocare quando ero piccolo. Mio padre mi ha incoraggiato tantissimo da quando ero bambino. Ora i miei sono in Brasile, ma a dicembre verranno in Italia e resteranno un mese con me. Loro sono le mie fondamenta. Cerco di ripagarli con tutta la mia energia e forza di volontà sul campo. Mio padre è sempre stato il mio idolo, non era un calciatore professionista, ma mi ha insegnato lui a giocare a calcio».
Il giocatore ricorda come è arrivato in azzurro
"Ero in ritiro con il mio vecchio club e il mio agente mi chiama: «Natan, abbiamo firmato con il Napoli». Ero senza parole. Il Napoli è un grande club europeo e adesso sto realizzando un sogno. Sono qui con una grande squadra e voglio vincere titoli, giocare tante partite e ripagare i tifosi per il loro affetto. Mi piace la città perché mi ricorda Rio De Janeiro, con il caldo, il mare e le persone sempre felici. Non conosco il napoletano… imparerò prima l’italiano e poi il napoletano».
Infine, Natan rivela il suo modello e l’emozione provata nella sua prima presenza in Champions contro il Real Madrid
Un calciatore a cui mi ispiro è Thiago Silva, grande calciatore e grande persona. Mi definisco un calciatore con molta grinta, rapido, con buona copertura e tecnica. La Serie A è un campionato molto competitivo, dal quale dovrebbero passare tutti, soprattutto i difensori, ti fa migliorare molto. Giocare la Champions League è un’emozione incredibile, l’ho sempre vista nei videogiochi e ora ho la possibilità di giocarla e sentire l’inno dal vivo».