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Milan, Mihajlovic: Honda può anche andarsene se è scontento

06/11/2015 13:23

Milan, Mihajlovic: Honda può anche andarsene se è scontento |  Sport e Vai
Sulle montagne russe lui ci sta bene, anche se è serbo. Sinisa Mihajlovic ha già conosciuto il brutto e il bello dell’essere allenatore del Milan in questi pochi mesi: le tante critiche dopo l’avvio deludente, i tanti elogi dopo le tre vittorie consecutive con parte della critica che considera anche i rossoneri in corsa per lo scudetto. Il tecnico non si esalta alla vigilia dell’anticipo con l’Atalanta: “Contro la Lazio la squadra ha dimostrato di essere un gruppo unito, con qualità e che sa anche soffrire. Vedendo questi risultati, ci sono più applausi e meno critiche, ma servirebbe più equilibrio nei giudizi. Non eravamo scarsi prima e non siamo perfetti ora, dobbiamo ancora lavorare. Non possiamo dire che abbiamo risolto tutti i nostri problemi, non dobbiamo abbatterci nè esaltarci per una vittoria del genere. Siamo sulla strada giusta”. Mihajlovic sa che basterebbe un passo falso con gli orobici per ribaltare i giudizi positivi ma non teme: “A me piace il lavoro quotidiano, sono abituato alla pressione. Anche da giocatore mi sono sempre preso le mie responsabilità. Quando ci sono pressioni io so dare il meglio di me. Il premio più grande per la squadra sono le parole di Sacchi, perchè sono elogi di una persona che ha cambiato la storia del calcio. Sappiamo che non vincendo domani, tornerebbero le critiche e metterebbero di nuovo in dubbio tutto quello fatto di buono fino ad ora. Non dobbiamo permetterlo, domani è la partita più importante dall'inizio della stagione, affrontiamo una squadra tosta da non prendere sottogamba. Stimo il loro allenatore, è esperto e capace, ma farò di tutto per batterlo”. Il modulo per ora non si cambia, per il 4-4-2 ci sarà tempo: "Dobbiamo recuperare gli attaccanti infortunati, poi vediamo. Con il 4-3-3 stiamo facendo bene, abbiamo un buon equilibrio. Prima però dobbiamo ritrovare gli attaccanti perchè poi sarebbe un peccato lasciare fuori le nostre punte". La cena col gruppo di mercoledì non deve sorprendere: “Io le cene le faccio sempre, non sarà nè la prima nè l'ultima. Abbiamo mangiato pesce per tenerli più leggeri. E' stata una cena per far capire a tutti che sono importanti, dai magazzinieri, ai medici, ai cuochi. Siamo un gruppo unito, ogni tanto vanno fatte anche per allentare la tensione. Speriamo che nei prossimi mesi ne faremo altre, sperando che paghi qualcun altro”. Un passaggio anche su Honda, con parole dure: “Quando sei al Milan e non ti senti coinvolto puoi anche andare via. Honda ha avuto la possibilità di giocare come gli altri, qui nessuno è indispensabile, non abbiamo Maradona o Messi che devono giocare per forza. Tutti hanno la possibilità di giocare, devono aspettare con pazienza la loro chance, non è facile ma fa parte del nostro lavoro. Ci sono infortuni e squalifiche, tutti quelli che sono qui hanno avuto possibilità di farsi vedere. Non devono prendersela con me ma con loro stessi se non giocano".  

Tags: milan atalanta mihajlovic sacchi

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