Milan, Mihajlovic: Abbiamo uno dei migliori attacchi della A

Ha ricevuto gli auguri di Sacchi, ha l’adrenalina a mille e non vede l’ora di iniziare Sinisa Mihajlovic. Il Milan domani è atteso ad un debutto difficile contro la Fiorentina, che è parte del passato del tecnico ("Ringrazierò sempre i Della Valle per l'opportunità data, è stato un periodo difficile ma non cerco rivincite”), e l’ex Samp si gode anche l’emozione della vigilia: “La partita di domani se la ricorderanno tutti, essendo la prima, resterà soprattutto nella mia memoria. Quest'anno il calendario ci ha messo davanti un avversario forte su un campo difficile, ma è meglio così. Ho grande rispetto per la Fiorentina, ma per noi non esistono avversari forti e deboli ma solo da battere. La Fiorentina ha cambiato allenatore, vorranno i tre punti, ma anche noi. Il nostro obiettivo, a partire da domani, è vincere contro tutti. Abbiamo giocatori che possono mettere in difficoltà chiunque”. Poi un chiarimento, lo spettacolo per lui non è affatto secondario: “Non ho mai detto che non guardo spettacolo e cerco solo risultati. Io so che nella storia del Milan i risultati sono sempre arrivati attraverso il gioco. Ma attenzione, i risultati non arrivano se una squadra non è aggressiva, organizzata e soprattutto se sa quello che fa". Lui stesso si sente migliorato come tecnico: "Credo di essere sempre lo stesso a livello personale, forse come allenatore sono cambiato rispetto a quattro anni fa. Mi piaccio così, se voglio rispetto devo essere sempre io il primo a darlo. Chi fa il nostro lavoro cerca sempre di aggiornarsi e migliorarsi, come continuerò a fare io. Obiettivi? Arrrivare nei primi tre posti. Dobbiamo fare un grande campionato, anche le altre si sono rinforzate. Se partiamo bene, possiamo far bene". Poi si passa ai singoli, da Luiz Adriano e Bacca (“Penso abbiamo uno dei migliori attacchi della Serie A") alla sorpresa Ely (“Conoscevo quasi tutti. Se devo parlare chi mi ha sorpreso individualmente Ely e Calabria. Davide quasi niente, Ely ho visto qualche partita con l'Avellino. Forse perchè li conoscevo meno delgi altri"), mentre fa catenaccio su Ibra e Soriano (“parlo solo di quelli che alleno”). Infine l’ammissione su una formazione già quasi chiara nelle sue idee: “Devo scegliere 11 giocatori per quello che vedo in allenamento, per chi è più in forma, per chi mi dà più garanzie. Poi magari tra due settimane cambia tutto, i ragazzi hanno lavorato bene, ma credo di aver dato la possibilità a tutti di farsi vedere e devo fare le mie scelte, per il bene della squadra". Stefano Grandi