06/11/2021 08:18
Non c'è uno che non gli faccia i complimenti, da Pioli all'ultimo dei compagni di squadra, ma su Leao tutti aggiungono sempre la stessa cosa: ha un talento enorme ma un potenziale superiore, può fare molto di più. Quest'anno il portoghese sta dando continuità alle sue prestazioni e a Repubblica parla prima del derby
Ricordo quello vinto col mio assist a Ibra, peccato che non ci fosse il pubblico. Vogliamo vincere davanti ai tifosi. Se vale un pezzo di Scudetto? È presto: l’ultimo se lo è preso l’Inter, va rispettata. Ma un derby è un derby, vincerlo è importante. Ibra? Lui è un fratello maggiore, gli sto sempre vicino. Lui sa che posso fare la differenza con i piedi, ma mi mostra che l’importante è la testa, restare sempre concentrato. E' un mio punto di riferimento come Pioli, un allenatore esigente, e Maldini, un idolo che parla con semplicità perché ognuno di noi dia il meglio.
Sulla sua stagione infine conclude
Io sento la fiducia dei compagni che mi danno la palla, dribblo per ritrovarmi davanti alla porta e fare l’assist o il gol. Sono un predestinato? Dio mi ha regalato il talento, la cosa più rara. Ma poi ci sono i sacrifici, il lavoro duro. A calcio non si gioca da soli. Ho un talento da coltivare. Nel Milan sto dimostrando quello che posso fare