Juventus, parte l'avventura Champions: pressione e consapevolezza

Da Pirlo e Vidal a Pjanic e Higuain passando per Pogba e Morata. Sono passati poco più di due anni dalla finale di Berlino è questa sera, contro il Siviglia comincia un'altra avventura della Juventus in Champions League. Questa volta, più di altre volte, con il dichiarato obiettivo di vincerla o comunque di lottare per vincerla in ossequi alle parole di Allegri.

La Juve 3.0 del tecnico toscano si affaccia alla coppa dalle grandi orecchie per sfatare un tabù che la vuole bella e impossibile, stregata per certi versi. Se non bastassero le tante finali perse, la vittoria nel lago di sangue di Bruxelles e un sofferto successo ai rigori con l'Ajax di oltre vent'anni fa, restano i ricordi di quello che poteva essere e non è stato. Un esempio su tutti, il più recente, il crollo a Monaco della scorsa stagione dopo un'impresa solo accarezzata in un'ora di perfezione tecnico-tattica.

Acqua, amara, ne è passata sotto i ponti di chi ha deciso di stravolgere ancora la squadra per puntare in alto mantenendo le colonne portanti della difesa. Dall'esplosività di Pogba alla tecnica sopraffina di Pjanic, dal pragmatismo talentuoso di Morata al cannibalismo di Higuain e poi ancora Benatia, Pjaca, Dani Alves. Insomma tutte le carte in regola per alzarla quella coppa maledetta.

Ma per arrivare in fondo bisogna passare dal via di un girone non impossibile ma comunque pieno di insidie. Deve cominciare da stasera la Juve a ragionare e pensare da grande, in Europa così come in Italia. Febbraio, ed ancor più maggio, sono troppo lontani. Alle porte dello Stadium c'è il Siviglia. Una cosa per volta perchè la pressione deve passare dalla consapevolezza della propria forza da mettere subito in chiaro. sin da questa sera. Non esistono competizioni stregate ma solo coppe da vincere.

Luca Fusco