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Il nuovo Dybala e la cura Allegri, ma non è ancora una Juve super

31/12/2017 10:08

Il nuovo Dybala e la cura Allegri, ma non è ancora una Juve super |  Sport e Vai

La gabbia dei leoni bianconera non è ancora stata domata: ne recuperi uno alla causa ed ecco che l'altro sonnecchia: sta andando così da un po' ma Allegri è la garanzia che tutto è sotto controllo. La sera di Verona restituisce alla Juve una vittoria importante per restare in scia al Napoli e il nuovo Dybala, tornato a sorridere con una doppietta da campione ma lascia anche qualche dubbio sulla tenuta della squadra. Farsi impacchettare a tratti dal Verona non è nel dna della squadra schiacciasassi che questa Juve dà l'impressione di poter essere ma solo a tratti. Allegri è il domatore, quello che prova a creare un coro di ruggiti ma che sa che a volte deve puntare sulle individualità per piazzare la zampata che ferisce. Non è ancora una Juve super, è vero, ma intanto il ritrovato Dybala è la miglior notizia di fine 2017. Due gol di destro, e che gol. Il tecnico insiste nella sua cura a base di bastone e carota e dice: “Si è sbloccato, ha tirato anche una bella punizione, vuol dire che la testa fa molto, se non fa tutto, è normale che deve migliorare la prestazione perchè è stata altalenante come tutta la squadra. Poi lui deve fare il suo percorso. Quando io dicevo di non fare paragoni con Messi, con Ronaldo... lui deve fare il suo percorso con un obiettivo ben chiaro, quello che tra tre anni dovrà diventare insieme a Neymar tra i giocatori più importanti che ci siano, perchè in questo momento ci sono Messi e Ronaldo, che hanno vinto cinque Palloni d'Oro, quindi dieci Palloni d'Oro. Per lui è un obiettivo quello di raggiungerli, ma soprattutto sapendo che l'età gioca dalla sua parte, lui si deve concentrare solamente sul lavoro e su quello che deve fare, migliorarsi, fisicamente, tecnicamente, perchè ha delle qualità straordinarie. Intanto stasera ha fatto due gol di destro, quindi è un bel segnale. Poi l'abbiamo ritrovato, sulle punizioni, quindi psicologicamente sicuramente si è sbloccato. Dire che un giocatore raggiunge la maturità a 27-28 anni si dice che siano cavolate, invece è la verità. Poi ci sono i fenomeni paranormali, come Messi e  Cristiano Ronaldo, o Maradona quando c'è stato, o Platini... Platini credo sia uscito all'età di 27-28 anni quando è venuto alla Juventus. Quind a Paulo, non da allenatore, se fossi uno vicino a lui gli darei questi consigli. Lui è un ragazzo intelligente e sa benissimo che deve lavorare solo su se stesso, senza pensare a quello che in questo momento lo può distrarre da quello che è il suo obiettivo finale".


 


Tags: juventus allegri dybala

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