I dolori del giovane Insigne allarmano Napoli: fine di un amore?

Fischiare un napoletano che gioca con la maglia azzurra non è una novità: prima che accadesse a Insigne (e ieri non è stata la prima volta) era successo a molti prima di lui, ultimo Paolo Cannavaro che con il San Paolo non ha sempre avuto un rapporto felice. Profeta in patria è davvero difficile diventare, anche se Insigne da anni si sta dimostrando un leader ed in campo è cresciuto fino a diventare uno dei talenti più importanti del depauperato calcio italiano. La polemica di ieri arriva a distanza di tempo da episodi simili (Lorenzinho arrivò anche a gettare con rabbia la maglia in panchina): il gesto di zittire le curve e le parolacce rivolte al pubblico, unite alla decisione di non partecipare al festoso giro di campo a fine gara dopo il rocambolesco successo sul Chievo, sono un segnale d'allarme. Sarri ha provato a minimizzare (“era arrabbiato con se stesso”) ma il caso esiste. La verità è che Insigne si sente “accerchiato”: quando gioca in trasferta è tra i più bersagliati proprio perchè è napoletano e deve sorbirsi cori e offese di ogni tipo, quando gioca in Nazionale c'è chi contesta che debba indossare la gloriosa n.10 e non gli risparmia nulla. Se poi anche a Napoli, che è - o dovrebbe essere - casa sua viene fischiato ecco che il vaso è pieno. E potrebbe causare la goccia di un addio. Insigne non si sente apprezzato in toto per quello che quantomeno lui crede di essere: un fuoriclasse assoluto. Da quando è andato via Higuain ha preteso di essere il leader della squadra, anche se non tutti lo seguono e la sua insofferenza (dovuta anche al fatto che non segna più) sta montando giornata dopo giornata. Fin quando il sogno scudetto era tangibile, poco è emerso. Ora che la distanza di 4 punti dalla Juve rende il tricolore un'impresa, ecco che vengono fuori i nodi al pettine. Tra Napoli e Insigne non è mai stato amore totale e incondizionato: si sa che i tifosi dai napoletani pretendono sempre di tutto e di più ma il punto è che Insigne è convinto di aver dato esattamente questo. Di tutto e di più. Il possibile cambio di procuratore, con l'avvento di Raiola, getta ombre sul futuro del giocatore. Insigne ha rinnovato da poco e non ha clausole rescissorie ma di fronte a un'offerta superiore agli 80 milioni di euro il Napoli potrebbe tentennare. Specialmente se a chiedere di andar via fosse proprio lui. “Perchè ce l'hanno sempre con me”? Avrebbe detto il giocatore ieri ai compagni negli spogliatoi. L'epilogo della storia è tutt'altro che deciso ma l'amore è incrinato.

Stefano Grandi