Hamsik sì-Hamsik no: il capitano ci sarà col Benevento?

Complice la mancata conferenza stampa di Sarri, che dopo aver parlato già in Europa preferisce saltare l'incontro della vigilia di campionato col Benevento, e alla luce anche del tour de force dei prossimi giorni che impone un turnover, è per quasi tutti un punto interrogativo la formazione del Napoli che scenderà in campo oggi col Benevento. Nessuna indicazione, tante indiscrezioni, qualche soffiata ma nessuno – tranne ovviamente i protagonisti – sa chi sarà schierato dal 1' oggi. Un'incertezza che è una novità assoluta in un Napoli dove per oltre due anni si sapeva quasi sempre chi avrebbe giocato e chi sarebbe rimasto in panchina. L'avvisaglia del dubbio già in Ucraina, quando Sarri lasciò un po' a sorpresa fuori Mertens e Allan (salvo rimetterli in campo quando era sotto per 2-0) ma oggi col Benevento è ancora più difficile indovinare l'undici di partenza. Al di là dei possibili ingressi di Maggio (per Hysaj), Giaccherini (per Insigne?) e Jorginho il vero punto interrogativo si chiama Marek Hamsik. Il capitano finora è stato sempre sostituito dopo un'ora di gioco dall'inizio della stagione: sei volte su sei e quasi sempre è stato tra i peggiori in campo. Sarri l'ha difeso fino all'ultimo, ribadendo che per lui è “insostituibile” e che lo fa giocare anche quando non è al top per averlo poi presto al 101% ma reggerà ancora a lungo questa teoria? La sensazione è che Marekiaro oggi possa riposare, per far spazio a Zielinski. Il polacco in quel ruolo potrebbe avere anche maggiore libertà di movimento (con Allan dall'altra parte) e non essere limitato solo al ruolo (un po' limitante) di mediano. Far riposare Hamsik non è delitto di lesa maestà, né si può sostenere all'infinito che senza di lui il Napoli non gira. Tant'è che gli ultimi gol azzurri sono sempre arrivati quando il capitano è uscito. Tutti i dubbi verranno dissolti dopo le 14 quando sarà ufficiale la formazione anti-Benevento ma giova ricordare che il Napoli da oggi al 1 ottobre sarà chiamato a parecchi incontri di peso: mercoledì a Roma con la Lazio, sabato a Ferrara con la Spal, martedì 26 al San Paolo in Champions col Feyenoord e il 1 ottobre a Fuorigrotta col Cagliari. Una gestione oculata del turnover è fondamentale.

Fabrizio Piccolo