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Formula Allegri, la Juve balla da sola senza guardare le altre

30/12/2017 10:29

Formula Allegri, la Juve balla da sola senza guardare le altre |  Sport e Vai

Non sarà campione d'inverno, ma pazienza. Non è da questi particolari che si giudica una squadra vincente. Almeno non con Allegri. La Juve del Conte Max è abituata a ballare da sola, a fare calcoli da robot per arrivare a maggio nelle migliori condizioni possibili e punta al Triplete vero e non ai titoli di cartone. Gli applausi possono venire o meno, i punti invece servono eccome. La filosofia del tecnico bianconero è sempre stata questa. Vincere, far crescere la rosa, spiazzare i rivali con continui cambi di tattica e uomini, non far adagiare nessuno – anche se ha nomi altisonanti e stipendi super – far sentire tutti parte del progetto. Non c'è una sola Juve, ce ne sono tante e tutte funzionali.

QUANTA JUVE - Basta sentire la risposta di Allegri alla coppia preferita di mediani: Quella ideale non c'è, perchè ho giocatori talmente bravi che possono giocare insieme Khedira-Matuidi, Bentancur-Khedira, Marchisio-Matuidi, ce ne sono di coppie da far giocare insieme”. E nella valutazione c'è il pensiero non solo all'uovo di oggi ma alla gallina di domani. Allegri ha in mente tutto il calendario e dice: “C'è una partita ogni tre giorni e magari col Torino sta fuori Higuain, sta fuori Mandzukic, sta fuori Dybala, poi dopo due giorni abbiamo Cagliari, tra un mese quando rientriamo magari qualcuno sta un po' peggio e quindi starà fuori; o qualcuno può riposare per dargli un po' di stimolo, perchè ogni tanto la panchina fa bene. L'importante è che ci sia competizione all'interno del gruppo come c'è ora, infatti ora stanno tutti bene, quelli davanti corrono tutti, ma corrono anche forte, perchè la panchina non piace a nessuno, quindi corrono. A metà campo uguale, quindi questa credo sia una cosa importante, soprattutto perchè la Juventus ha una rosa importante e tutti devono fare sempre qualcosa in più del compagno. L'importante è che tutti - come dico sempre - si diano disponibilità l'uno con l'altro, perchè alla fine quelli che vincono sono loro, quindi quelli che ci danno grandi soddisfazioni sono i ragazzi che vanno in campo".

PERCHE' CAMBIARE - Cambiare. Sì, a volte serve: “L'anno scorso giocavamo con i due di metà campo e i quattro offensivi, di cui uno di metà campo era Pjanic, ma i due esterni lavoravano molto e aiutavano molto i due, come aiutavano molto le punte. All'inizio di quest'anno, sotto quell'aspetto, abbiamo sofferto, infatti abbiamo preso molti gol, quindi ho dovuto un pochino cambiare. Magari tra due mesi giocheremo con uno a centrocampo o giocheremo con i tre dietro, dipende dai momenti. La cosa più importante è che la squadra sappia giocare con vari sistemi di gioco e sappia interpretare le partite a seconda di come vanno affrontate. Questo mi dà la possibilità di cambiare, soprattutto se manca uno o manca un altro, in qualche modo giochiamo sempre". Per stasera col Verona ecco allora profilarsi un 4-3-1-2: in porta ci sarà Szczesny. In difesa da destra verso sinistra toccherà a Lichtsteiner, Benatia, Chiellini e Alex Sandro. A centrocampo ci saranno Khedira, Bentancur e Matuidi. Mentre in attacco Dybala si muoverà dietro a Higuain e Mandzukic.

Juventus (4-3-1-2): Szczesny; Lichtsteiner, Benatia, Chiellini, Alex Sandro; Khedira, Bentancur, Matuidi; Dybala; Mandzukic, Higuain.

Stefano Grandi

 


Tags: juventus allegri dybala

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