Donnarumma-Raiola-Milan: la teoria del tutto

DONNARUMMA RAIOLA MILAN – Nella mera cronaca dei eventi si prendono in considerazione i fatti. Non servono commenti, considerazioni di merito, argomentazioni che provino teorie di sorta o, peggio, formulazioni cervellotiche di presunti complotti. Nella mera cronaca dei fatti il rifiuto del Milan da parte di Gianluigi Donnarumma è ascrivibile alla determinata e determinante volontà del giocatore di non siglare il prolungamento del suo contratto con i colori rossoneri. Questo è un fatto, non giornalisticamente inventato, ma riportato fedelmente dalle parole del breve intervento di ieri di Marco Fassone.

DONNARUMMA RAIOLA MILAN – Il calcio tuttavia, come il resto dell’universo, non si nutre di soli fatti. La fisica classica, che passa dall’osservazione empirica ai rapporti di causa effetto, fino ad arrivare alla verità scientifica, è materia ben diversa dalla fisica quantistica. Sì, perché per quanto riguarda l’universo possiamo disporre di ben poche prove empiriche. Al contrario, in quest’ambito abbondano le teorie.

DONNARUMMA RAIOLA MILAN – Ragionando per astratto, quindi, poniamo che il Milan volesse fin dal principio vendere Donnarumma perché non poteva garantirgli uno stipendio da “top nel ruolo”. Cosa fare? Rinnovare e poi vendere? Qualcuno ricorderà la vicenda relativa a Thiago Silva. Ma in quel caso, la vecchia proprietà fu costretta, per ragioni economiche, ad esporsi al giudizio negativo dei tifosi. Cosa che nel calcio, anche quello dominato – come direbbe qualcuno - dai “petrol-dollari”, non è mai un vantaggio. Non si può poi ignorare quanto la nuova proprietà rossonera abbia bisogno di consensi. Ergo, la parte del “cattivo” devono farla gli altri. Mino Raiola, ad esempio, sa interpretarla alla perfezione. E il contratto in scadenza? Non abbasserebbe il prezzo del giocatore? Non si rischia di perdere un futuro campione a zero? Il rischio potrebbe esserci, ma risulta minimo, lì dove davanti al futuro campione – un “portierone” con davanti 20 anni di carriera – si presentano in tanti. Le aste di solito alzano i prezzi: Real, PSG e Juventus sono avvisate.

A cura di Michele Mitarotondo