Devono fare la quarantena: Brasile-Argentina sospesa per intervento sanitari

Caos, polemiche e pasticci: accade di tutto in Brasile-Argentina, l'atteso superclassico valevole per le qualificazioni mondiali, zona sudamericana. La partita, in programma a San Paolo, si è interrotta dopo appena 7', quando la nazionale Albiceleste ha lasciato polemicamente il campo.

Il motivo? La Vigilanza sanitaria brasiliana aveva proibito al portiere Martinez, al centrocampista Lo Celso, al difensore Romero (tutti titolari) e all'ala Buendia (inserito tra le riserve) di giocare. Tutti militano in formazioni di Premier League e per chi sia stato nel Regno Unito negli ultimi 14 giorni, secondo le normative vigenti in Brasile, ne deve compiere altrettanti di quarantena nel paese.

La partita aveva preso il via solo grazie a uno speciale intervento della Conmebol, la federazione sudamericana, ma dopo alcuni minuti l'ingresso in campo degli agenti della vigilanza, che volevano portar via con la forza i calciatori indicati, ha provocato baruffe e capannelli. Alcuni agenti hanno anche scambiato degli spintoni con i calciatori. Gli argentini, dopo essere rientrati in campo, sono usciti di nuovo dopo una decina di minuti.

Brasile-Argentina, il comunicato della Conmebol

Questo il comunicato ufficiale della Conmebol, la federazione sudamericana, dopo la sospensione della partita:

"Per decisione dell’arbitro dell’incontro, il match tra Brasile e Argentina è sospeso. L’arbitro e il Commissario della partita invieranno una relazione alla Fifa, che determinerà le decisioni da prendere. Si tratta di un procedimento che segue alla lettera le regole vigenti. Le eliminatorie del Mondiale sono una competizione che si disputa sotto l’egida della Fifa. Tutte le decisioni su organizzazione e affini sono di competenza esclusiva della Fifa".