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De Laurentiis: Vincevamo anche prima di Sarri con giocatori meno bravi

10/05/2018 13:58

De Laurentiis: Vincevamo anche prima di Sarri con giocatori meno bravi |  Sport e Vai

Con Sarri abbiamo appuntamento la prossima settimana, deve preparare una partita in trasferta. Spero possa continuare con noi ma non posso obbligare nessuno a restare. Lui  è votato al lavoro, non è interessato a nient'altro. E' difficile per i familiari parlargli, io cerco di essere meno invadente possibile. Poi arriva un momento in cui però bisogna parlare, come a gennaio". Il dubbio resta. De Laurentiis non lo scioglie nell'incontro con la stampa per presentare il ritiro a Dimaro ma fa capire che il coltello dalla parte del manico ce l'ha lui. Come al solito, bastone e carota: “L'ho scelto io contro il parere di tutti, tra l'altro. O tra i dubbi.  Ho rischiato. Mi hanno messo i manifesti per Napoli che dicevano "cretino hai preso Sarri", io sono stato zitto. Poi c'è stata una cavalcata eccezionale. Non siamo riusciti a essere continuativi perché sapevamo che, senza una gestione in un certo modo, dovendo fare un preliminare potevamo finire la benzina a marzo-aprile. Credo che abbia fatto tre anni importanti, ma c'è sempre uno scambio e una reciprocità. Non credo che lui possa lamentarsi. Ha un tipo di allenamento molto stressante, un gioco particolare, tutti quanti gliene siamo grati , ha costruito un bel modulo, esaltato da tutti all'estero. Avrebbero voluto imitarlo in molti, ma è difficile, particolare. Noi vincevamo anche prima con giocatori di minor livello, stipendi di un terzo forse anche un quarto siamo arrivati secondi con Mazzarri. Forse i punti che si facevano prima erano diversi, siamo d'accordo, anche con Benitez... e chi parla di cattivi rapporti con me dico che è falso. Mazzarri voleva andare alla Juve dopo due anni, l'ho fatto rimanere per altri due. Dopo quattro anni un progetto si può anche chiudere. E ho detto può, non "deve". Lo spagnolo aveva un contratto annuale con opzione per il secondo anno, che lui pensava non avessi esercitato, tanto che ebbe problemi con la moglie. Noi siamo arrivati quinti e non terzi per qualche errore sbagliato. Non è che abbiamo fatto male. Tutte le pedine in campo sono andate bene, la società è portante in ogni attività: il produttore è più importante del regista. Noi cerchiamo di condurre l'azienda nel miglior modo possibile". Il patron azzurro fa capire che difficilmente arriveranno top-player costosi: “Visto che abbiamo investito su Sarri ci auguriamo che rimanga. Non è una questione di soldi, alle volte possiamo prendere giocatori da altre squadre blasonate e farli rendere. Basti pensare a Callejon, che ha fatto moltissimi gol al primo anno eppure non giocava nel Real. Vanno via tutti? Vuol dire che incassiamo 1 miliardo e chiudiamo bottega? No, il progetto-Napoli continuerà e alla grande”. Il tema del giorno era comunque la presentazione del ritiro estivo in Trentino (dal 10 al 30 luglio): "E' il nostro ottavo anno in Trentino, un'amicizia ormai consolidata – ha esordito il presidente azzurro – Noi abbiamo un piede anche in Cina, dove ci stanno costruendo un albergo a 12 piani e uno stadio di 60 mila posti. Ovviamente i cinesi sono propositivi ma impiegano tempo nel realizzare le promesse, noi seguiremo la situazione e nei prossimi anni potremmo iniziare il ritiro in Cina per poi concluderlo in Trentino per recuperare il ciclo prima dell'inizio della stagione. Non si può preparare un campionato andando in giro per il mondo, i soldi sono importanti ma non si può non pensare alla preparazione sportiva. Per il prossimo anno già abbiamo programmata una partita per il 4 agosto contro il Liverpool a Dublino". C'è spazio anche per i rimpianti scudetto, legati agli arbitri: "La distanza è di 6 punti, mantenendola anche all'ultima giornata, se ci sono stati rubati 8 punti io dichiaro che lo Scudetto è del Napoli e ce l'hanno levato. Qualcuno delle organizzazione. Il non applicare il VAR, il comportamento discutibile arbitrale.. Ce li hanno tolti o no? O non lo dite per paura? Il problema dell'Italia è anche il silenzio. Vediamo se vinciamo domenica e la prossima, in quel caso possiamo dire ce l'avevamo o no 8 punti in più? E diremo strunz a chi ha creato sto casino in modo che l'anno prossimo non sarà più strunz".

Stefano Grandi

 


Tags: napoli de laurentiis sarri

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