Sport E Vai  Sport e Vai
Giovedì 9 Maggio 2024
SEGUI SPORTEVAI SU

Bernardeschi ha già capito lo stile-Juve: umiltà e lavoro per sfondare

05/10/2017 09:28

Bernardeschi ha già capito lo stile-Juve: umiltà e lavoro per sfondare |  Sport e Vai

I 40 milioni che la Juventus ha pagato per strapparlo alla Fiorentina – e farlo detestare dai tifosi viola – non gli pesano più di tanto. Federico Bernardeschi in pochi mesi bianconeri ha già assorbito lo stile-Juve ed è pronto a prendersi un posto da protagonista a Torino come in maglia azzurra. Nessuna lamentela anche se tra i nuovi è quello che ha giocato meno, 175' in campo: perfino Sczeszeny ha giocato di più ma non è un problema per lui. Le parole dette nell'Aula Magna di Coverciano restituiscono alla Juve ancor più che all'Italia di Ventura un giocatore maturo, che dopo il gol (e l'assist) di Bergamo ha visto come il lavoro e la serietà pagano sempre. Non si è pentito di niente, Bernardeschi che ha ricevuto finora più insulti dai suoi ex tifosi che applausi da quelli nuovi: “Alla Juve è così. C’è un apprendistato da fare. Ed è normale, quando arrivi in una squadra che ha vinto sei scudetti di fila e ha giocato due finali di Champions negli ultimi tre anni. Le panchine non sono un dramma, le ho accettate con serenità e umiltà. E non ho paura di perdere il Mondiale. La Juve è la Juve, non è facile entrare subito in sintonia con una squadra che ha sempre voglia di vincere, dal presidente sino all’ultimo dei magazzinieri. Questione di mentalità, quella non si allena. Ho capito che se a Vinovo non si dà il cento per cento i compagni ti passano sopra». Idee chiare ed esempi importanti da seguire: “Allegri mi sta aiutando, il rapporto con lui è ottimo. Quello che sta capitando a me è successo a tutti, anche Dybala all’inizio è stato in panchina. Non sono né il primo e non sarò l’ultimo caso. Funziona così ed è giusto. Ci vuole sacrificio, volontà, qualità». Inevitabile parlare del distacco dalla Fiorentina. Ma Bernardeschi non è Roberto Baggio, se ci sarà un rigore al Franchi non si tirerà indietro. «Certo che lo tirerei. La mia è stata una scelta professionale. Sono e sarò sempre riconoscente alla Fiorentina, che mi ha cresciuto. È anche grazie ai viola se sono arrivato sino qui. Poi ognuno prende la propria strada. Lo ribadisco: sono orgoglioso di far parte della Juventus, la mia non è stata una scelta casuale». Infine una richiesta accorata: “Accetto le critiche, ogni professionista deve farlo. Non mi vanno bene, invece, quelli che definisco i leoni da tastiera, che passano il tempo a insultare. A mia sorella, che è appena diventata mamma (di Olivia), hanno augurato la morte della bambina prima ancora che nascesse. Io, per fortuna, ho basi solide. Altri invece sono fragili, soffrono e c’è chi si suicida. È una vera pochezza umana”.


 


 


Tags: juventus allegri Bernardeschi

Articoli Correlati