02/11/2018 13:09
A inizio stagione aveva rimandato al mittente paragoni, rivali e rincorse: per Ancelotti il Napoli doveva badare solo a sé, senza guardare la Juventus. Non perchè – come veniva ripetuto fino alla nausea nella precedente gestione tecnica – i bianconeri facevano un altro campionato, erano irraggiungibili e dal fatturato superiore. No. Semplicemente perchè l'allenatore azzurro voleva capire prima le potenzialità della sua squadra senza metterla in competizione diretta con nessuno. Ora che il Napoli ha dimostrato di avere personalità e mentalità e soprattutto ora che si sente anche “il rumore dei nemici”, come diceva Mourinho, ovvero l'avvicinamento anche dell'Inter, le cose cambiano. Proprio ora che i nerazzurri hanno agguantato i partenopei al secondo posto ecco che Ancelotti cambia registro. E se fino a ieri era inutile chiedergli qualcosa su chi fosse l'anti-Juve, ora si può. Anzi, si deve. In pratica un messaggio non solo e non tanto alla banda di Allegri, ma ai suoi giocatori – per caricarli - e all'Inter e alle altre. Signori, il Napoli c'è eccome. E la pressione gli fa un baffo: “Non credo questo carichi di responsabilità la squadra, già le ha e vuole lottare fino alla fine. La Juve è una candida a vincere il campionato, quindi se fai meglio di loro puoi vincerlo, è chiaro. Ci sono parecchie squadre che puntano ad avvicinarsi alla Juve. L'Inter ha fatto una serie positiva, s'è avvicinata come noi e non fa altro che aumentare la competitività del campionato. Si sta riavvicinando anche il Milan, come nelle previsioni iniziali. Più competizione c'è e più si abbassa la quota Scudetto".
Stefano Grandi