Come un cancro irriducibile il calcio italiano vive l'ennesima
pagina di calcioscommesse che si è aperta questa notte con il blitz che ha portato ad
una cinquantina di arresti in tutta Italia. Nel mirino partite soprattutto di
Serie D e Lega Pro ma non sono esclusi coinvolgimenti in Serie B. Il tutto è partito dalle indagini su un ex capo della 'nrangheta.
Settanta persone indagate,
cinquanta fermate,
più di trenta squadre coinvolte tra Serie D, LegaPro e Serie B: sono questi i numeri. In galera sono finiti oltre 15 calciatori, 6 presidenti di società sportive 8 dirigenti sportivi, allenatori, direttori generali, 10 "finanziatori" (scommettitori italiani, maltesi, del Kazakistan, della Russia, Cinesi e Serbi); le squadre coinvolte sono numerose, tra cui Pro Patria, Barletta, Brindisi, L’Aquila, Neapolis Mugnano, Torres, Vigor Lametia, Sant’Arcangelo, Sorrento, Montalto, Puteolana, Akragas, San Severo.
L'indagine è partita da un ramo di quella su un capo della 'nrangheta, Pietro Iannazzo che aveva interessi sulla squadra di calcio Neapolis e un giro enorme collegato a
scommettitori italiani ed esteri (Malta, Kazakhistan, Russia, Cina, Serbia).