Sport E Vai  Sport e Vai
Venerdì 10 Maggio 2024
SEGUI SPORTEVAI SU

Roma, Spalletti: Non c'è rivalità tra me e Totti

24/04/2016 14:29

Roma, Spalletti: Non c'è rivalità tra me e Totti |  Sport e Vai

“You have to do this question to President Pallotta. He speaks english better than me. Lui conosce meglio la situazione”. Risponde scherzando in inglese Spalletti all’inevitabile domanda su Totti, tormentone eterno della stagione ma ancor più di attualità dopo i tre gol in pochi giorni e spiccioli di minutaggio. Anche alla vigilia della gara decisiva col Napoli il futuro del capitano resta il tema del giorno, il tecnico giallorosso ribadisce il suo pensiero: “Prima di tutto sono costretto a subire una rivalità che non esiste per aver usato e messo in pratica dei principi obbligatori del mio ruolo. Io sono fatto così. Il discorso va affrontato a fine campionato e riguarda tutti. Io sono sempre della stessa idea: sono felice se Francesco rifarà la cosa che ama fare, che è contento di fare. Sarò al suo fianco nella ricerca del ruolo che deve avere il prossimo anno. Mi sembra di essere monotono a dire le stesse cose. La questione riguarda il Presidente e Francesco, io dipendo dai risultati che porto a casa quest’anno. Noi portiamo avanti questa possibilità di uno straordinario risultato da raggiungere nelle ultime quattro partite e dobbiamo avere tutte le attenzioni rivolte a questo obiettivo”. Tra una domanda e l’altra sul Napoli rispunta sempre il quesito-Totti: “Ho apprezzato il suo messaggio, un messaggio da capitano della squadra. Poi ieri ha svolto allenamento da solo perché, come in altre situazioni, posso avere un contatto diverso coi miei giocatori. Per un discorso ‘solo’ di famiglia posso spostare delle sedute. Per questo è venuto prima e ha fatto tutto quello che doveva fare con attenzione e disponibilità. Lui per noi è una risorsa, qualsiasi soluzione lo riguardi. Per quanto riguarda la formazione la dico domani. Per quanto mi riguarda io a volte potrò esser sembrato troppo rigido, brusco, duro, ma l’ho sempre fatto in funzione dei principi che devo attuare dalla mia posizione. Chi è affezionato a una causa può perdere di vista la gestione della squadra. Io ho bisogno di tutti, di averli tutti in gruppo. Tutti incluso Totti, perché poi ci ha dato una mano importante mettendo a disposizione la sua qualità. Ma io devo far crescere l’autostima anche negli altri giocatori ai fini del risultato. Si parla molto di Ranieri, il Leicester è una squadra, altrimenti non avrebbe fatto risultato. La Juve vince perché è una squadra, con delle individualità forti, ma è una squadra. Cerco di far sentire la mia squadra forte, poi basta. Non ho rivalità con nessuno. Non sono qui per una questione di rivalità, ma per una questione di risultati”. Ci si chiede dove sarebbe ora la Roma se avesse avuto un cannoniere come Higuain ma Spalletti non casca nel tranello: “Devo tornare a far uso di quei principi che si usano nel mio ruolo. Io parlo dei miei calciatori, mi hanno dato una possibilità importantissima, che nessuno avrebbe creduto a gennaio quando sono arrivato. Giochiamo Roma-Napoli ed è una gara decisiva per la qualificazione alla Champions, un obiettivo fondamentale per società e tifosi. Devo dare merito a questa squadra di averci creduto sin da quando sono arrivato. La loro bravura non è stata sottolineata abbastanza, nessuno avrebbe creduto di giocarsi questa partita ad armi pari, questi ragazzi qui hanno fatto risultati straordinari, spesso non l’abbiamo sottolineato. Dzeko fa parte di questa squadra, è forte, è un gran calciatore, da Roma. Forse non l’ho sostenuto abbastanza, ma un campione così non ha bisogno di me. Forse lo potevo far giocare di più, ma io, anche se Higuain è straordinario, sono contento dell’apporto di Dzeko”.

 


Tags: totti spalletti higuain

Articoli Correlati