Napoli scudetto '87, messa in onore di Maradona

Da oltre trent'anni è una data che non si dimentica a Napoli quella del 10 maggio. Come si potrebbe? Il 10 maggio del 1987 gli azzurri vinsero il primo scudetto della loro storia e anche oggi, 34 anni dopo, tifosi e protagonisti di quell'avventura celebrano la ricorrenza. Stavolta con una novitàù: una messa dedicata a Diego Armando Maradona. Presente anche l'ex presidente Corrado Ferlaino. Parecchi giocatori di quel Napoli sono intervenuti a Radio Marte per celebrare l'evento, come Giovanni Francini "Maradona era uno di famiglia, la sua scomparsa ci ha segnati tutti. In questo giorno speciale, storico, vogliamo ricordarlo e salutarlo a modo nostro. Lo facciamo con emozione, trasporto e rispetto".

Anche Alessandro Renica ha detto la sua: "Quando vinci qui, a Napoli, ti rendi contro che non trovi queste emozioni da nessun'altra parte al mondo. Solo chi c'era sa e capisce. Ricordare cosa sia stato quel momento, con il nostro capitano, il nostro condottiero, che donava gioia ai napoletani, è un qualcosa di unico e irripetibile. Quello Scudetto era il primo trofeo, il primo titolo dopo 60 anni. Sentivamo molto la voglia dei napoletani di vincere quel campionato. Ci siamo riusciti con fatica, ma è stata una soddisfazione che puoi provare solo qui. Cosa si sono persi tutti gli altri... Dispiace per i miei colleghi che storcevano il naso, ma Napoli è unica. Non ce n'è per nessuno. Mi auguro con tutto il cuore che il nostro pensiero venga apprezzato: è una cosa molto sentita, organizzata in modo riservato per poter dare la giusta dimensione, serena e pacata, all'evento. Tutti i nostri cuori saranno per Maradona, oggi. Volevamo bene soprattutto all'uomo Diego, al di là del giocatore Maradona. Ci ha lasciato un ricordo unico. Era impossibile non volergli bene. Non si può non amare Diego".

Infine Bagni: "Quello è il primo e non ce lo potrà mai togliere nessuno, tutti quelli che hanno partecipato a quella gioia immensa per Napoli e per la Campania. Una cosa meravigliosa, incredibile e indelebile. Mi vengono i brividi. Sono felice di aver partecipato a quella vittoria che ci rese immortali. Si racconta che per le strade di Napoli ci fosse un milione di persone".