Napoli, De Laurentiis vuole 100 milioni di danni per incidente Higuain

Una causa da intentare alle istituzioni campane, alle strutture sanitarie di Capri e ai medici che hanno curato Higuain dopo l’incidente in cui è rimasto vittima sull'isola azzurra, quando è scivolato sugli scogli riportando dieci punti di sutura. E’ l’uscita a sorpresa del presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis, che ha esternato tutta la sua rabbia per l’accaduto a Radio Kiss Kiss Napoli: “Volevo vedere questo taglio che ha per poter fare causa alla regione Campania e a Capri. Ne ho piene le scatole di non avere dei siti medici di livello. Un attore o un calciatore o una persona qualunque, va in ospedale e non gli si sanno mettere neanche dei punti. Chiediamo 100 milioni di danni alle istituzione da devolvere a chi ha bisogno. I politici devono avere una lezione. Cosa ci fa il sindaco a Capri e il presidente della regione. Può arrivare su quell'isola un grande personaggio, ma che figura ci facciamo, nemmeno in Africa", ha aggiunto De Laurentiis che poi ha commentato l’esordio convincente degli azzurri contro il Bologna: “Bisogna stare con i piedi per terra, non ci possiamo esaltare per la prima partita. Ma se il buongiorno si vede dal mattino, possiamo fare bene. Quando andranno a Verona i ragazzi saranno molto cauti: è una piazza difficile, non sarà facile. Negli anni precedenti il Chievo è stata una squadra molto tosta. Chiedo ai ragazzi di affrontare la prossima partita con grande umiltà. Saremo guardinghi”. Chiusura sul mercato: “Non sempre quando si interviene sul mercato si fa il bene della squadra: è difficile trovare gli innesti giusti. Stiamo verificando con Benitez e Bigon se prendere un altro difensore. Ma noi siamo sempre attenti: a gennaio poi, potremmo decidere se muoverci o meno.  Ho fatto un'offerta molto importante a Zuniga, il 40% in più rispetto alla Juve, poi starà a lui decidere se diventare o meno bianconero. Al "chi non salta bianconero è" ha saltato, sarebbe grave tradire le emozioni dei tifosi. Insigne invece è un nostro scugnizzo, abbiamo ritoccato il contratto".