F1, Gp Singapore: Trionfa ancora Vettel, Alonso è secondo

Non conosce emisferi né fusi orari la fame di Sebastian Vettel. Il cannibale si divora anche il Gp di Singapore, vince per la settima volta in stagione e inizia in maniera trionfale quella campagna extraeuropea che lo sta per incoronare campione del mondo per la quarta volta. Nella notturna di Marina Bay è la stella del tedesco della Red Bull quella che brilla di più, come prima, più di prima, e se va applaudita anche la performance di Alonso, coraggioso in partenza e brillante durante la gara fino a raggiungere il posto d’onore sul podio nonostante partisse dalla settima posizione, tutto lascia pensare che nessuno possa essere in grado di fermare la corsa del campione in carica che ora ha 60 punti di vantaggio dalla Ferrari dello spagnolo a 6 Gp dalla fine. Ci ha provato Rosberg proprio allo scattare del semaforo rosso ma Vettel – che a Marina Bay aveva vinto già due volte in passato - non ha avuto paura di fare a sportellate con la Mercedes del rivale per non farsi superare. Alle loro spalle il capolavoro di Alonso, che supera in scioltezza quattro avversari e si insedia in terza posizione, beffando soprattutto un deludente Grosjean che accuserà problemi al motore e dopo due soste extra finirà col ritirarsi a 20 giri dalla fine. Peccato che l’asturiano perda tempo al primo pit-stop e si ritrovi nel traffico con Di Resta a fargli da imbuto per diversi giri al rientro. Tutto il contrario di Vettel che impiega 2”8 per mettere le gomme medium e che mantiene la testa anche dopo la sosta.

LA SAFETY CAR. Un monologo quello della Red Bull che accelera e controlla a piacimento, lasciando dietro di sé un tenace Rosberg ma Vettel ha dovuto vincerlo due volte questo Gp. Come tradizione (è sempre successo a Marina Bay) dopo 25 giri è dovuta entrare la Safety Car per un incidente a Ricciardo che va a muro alla curva 18. Negli ultimi 30 giri, al rientro ai box della Safety Car, le diverse strategie sulle gomme con Alonso che si era fermato per la seconda volta e Vettel no, non modificano le cose. Il tedesco già nel primo giro lanciato allunga il passo e guadagna su Rosberg che finirà col perdere colpi, accumulando sempre più vantaggio per arrivare alla sosta con un margine rassicurante. Quando rientra dal pit-stop ha ancora tutti alle spalle e non si fermerà più fino alla fine. Finisce con il trionfo della Red Bull, secondo Alonso, terzo un sorprendente Raikkonen che affianca sul podio il futuro compagno.