Sharapova non molla: Quando hai vinto uno Slam non ti puoi accontentare

Non è il momento più felice della sua carriera ma Sharapova non si arrende. Dopo il peggior record negativo della carriera del 2003  quand’aveva 15 anni soltanto, analizza serena la situazione, sorride ai media, e ribatte, sicura: “Sapevo sin dal giorno del rientro che avrei dovuto lavorare molto su me stessa per tornare in una posizione di testa, per guadagnarmi un tabellone migliore e cose così. Questo richiede lavoro e tempo, ma io non ho paura di tutto ciò”.
E’ stata numero 1 del mondo, si è aggiudicata 36 titoli, fra cui spiccano 5 Slam - il si è già ribellata a due operazioni alla spalla destra, nel 2007 e nel 2008, si è riciclata come campionessa della terra rossa, ha continuato a dominare nei guadagni, ma ora deve tornare a vincere. Dopo la sconfitta contro Garcia a Stoccarda commenta: “Questo non è il risultato che volevo, ma posso imparare molto dal match, non gareggiavo da diverse settimane ma ho giocato in modo abbastanza solido e ho fatto tutte le cose giuste. Ho servito bene (17 ace) ma ho commesso dei doppi falli e nel momento sbagliato (10). Fisicamente mi sono sentita abbastanza forte. Il problema è stata la risposta, contro una gran battitrice, che ha incassato molti punti gratis. Non ho rimandato indietro un numero sufficiente di palle e devo essere più furba quando sono in vantaggio. Quando hai sperimentato le vittorie degli Slam è naturale avere lo stesso obiettivo in testa. Sarebbe sciocco da parte mia se dicessi che punto a vincere un torneo minore, perché mi sforzo di stare sulla grande ribalta e di vincere sul palcoscenico maggiore. L’ho già fatto, so quello che si prova e voglio sentire ancora quella sensazione. E continuo a lavorare proprio per quello” Non ho mai fatto programmi a tavolino, ho sempre detto che ci sarei riuscita a modo mio. Mi piacerebbe partecipare ad un’altra Olimpiade, ma non so se ce la farò, non lo voglio nemmeno sapere. Voglio andare avanti e continuare a lavorare, poi vedrò dove mi porterà”.