Federer, un video per celebrare i 13 anni della sua Fondazione

Non ci sono solo i 17 trofei Slam (record assoluto), non c'è solo lo stile inimitabile per classe ed eleganza, non c'è solo l'amore incondizionato dei fan. Probabilmente il successo più bello di "King Roger" è proprio la Roger Federer Faundation che, nata oramai 13 anni fa, aiuta quasi un milione di bambini in Sud Africa, il Paese d'origine di Mamma Lynette.
In un video girato per celebrare l'anniversario della sua Fondazione, il 35enne fuoriclasse di Basilea racconta come è nata l'idea di creare una fondazione benefica: ": "All'inizio era tutto così nuovo per me" - dice - avevo cominciato a giocare da poco nel circuito, mi stavo godendo i miei primi successi e proprio grazie a queste vittorie iniziavo a guadagnare del denaro. Questo mi permetteva di pagare gli allenatori senza chiedere aiuto alla Federazione. Ed è stato quello il momento in cui ho realizzato che avrei voluto fare qualcosa a lungo termine, come tennista e come persona. Sono stato molto fortunato e privilegiato a poter aiutare persone al mondo che non lo sono. Così e cominciato tutto oramai 13 anni fa".
A spingere l'ex numero uno del mondo il principio che ogni bambino deve avere la possibilità di avere accesso all'istruzione. "Crediamo che ogni bambino debba avere una possibilità. Crediamo nell'importanza della scuola e degli insegnanti. E credo che questa opportunità nel mondo non sia data a tutti, soprattutto nel sud dell'Africa dove c'è tanta povertà. Ed è li che la Fondazione può essere veramente di supporto: oramai stiamo aiutando quasi un milione di bambini, è questo è davvero molto, ma molto gratificante".
In questi anni Federer ha dovuto imparare anche come utilizzare al meglio quello che aveva creato per una buona causa: "Non sapevo a cosa stessi andando incontro, quindi alcune persone mi hanno spiegato come va gestita una fondazione, che continuerà ad esserci non solo fino a quando giocherò ma per molto tempo. Siamo solo all'inizio nonostante siano passati tredici anni, ciò la dice lunga su quanto questo possa durare. Come immagino che sarà tra altri dieci anni? Visto che non giocherò più a tennis avrò più tempo e cercherò più modi per raccogliere fondi .... La fondazione copre una parte importante della mia vita. Quando vado a qualche incontro o visito la sede della fondazione ne parlo anche coi miei figli, che sono grandi abbastanza per capire. Tra qualche anno avranno un ruolo attivo in questo progetto".