Szczesny insuperabile: Juventus, non fartelo scappare

Wojciech Szczesny, Tek per gli amici, sta vivendo uno dei suoi più alti momenti di forma, se non il migliore in assoluto. Protagonista, nonostante alcune noie fisiche, con la Juventus in Serie A, sta strappando applausi e consensi anche nella spedizione di Qatar 2022. 

Saracinesca Szczesny, guardiano della miglior difesa di Serie A 

 Al netto di qualche piccolo infortunio, Tek ha messo in mostra numeri di tutto rispetto in questa stagione: 9 partite, solo 3 gol subiti e ben 6 clean sheet. Sicuro e preciso negli interventi, guida la difesa come un veterano e nelle occasioni in cui è chiamato all'intervento si fa trovare pronto: 19 parate a fronte di 22 tiri nello specchio. Un muro. 

Il portierone bianconero, inoltre, ha "riscoperto" negli ultimi tempi un'altra veste: quella del para rigori. Nella scorsa stagione ha bloccato ben 3 tiri dal dischetto consecutivi (due nel doppio confronto con la Roma e uno contro la Sampdoria) e nella seconda giornata del Mondiale, contro l'Arabia Saudita, ha ipnotizzato Al Dawsari, intercettando anche la conseguente ribattuta a colpo sicuro di Al Shahri. Si alza, così, a 25 su 85 il numero di rigori parati. Una media di tutto rispetto. 

Szczesny: un cognome che fa rima con "portiere" 

Il destino di Tek non poteva che portarlo a diventare un portiere. Il padre, Maciej, è stato anche lui estremo difensore e detiene il record di quattro campionati polacchi vinti con quattro formazioni diverse: Legia Varsavia, Widzew Lodz, Polonia Varsavia e Wisla Cracovia. Nel mezzo, due parentesi in Ligue 1 con Socheaux e Monaco. Ha anche vestito la casacca della Polonia per 7 volte, tra il 1991 e il 1996. Anche il fratello, Jan, indossa i guantoni e difende i pali del Gwardia Varsavia. 

Tutto, però, sarebbe potuto interrompersi bruscamente nel 2008, quando militava tra le fila dell'Arsenal. Durante una seduta di allenamento in palestra, infatti, perse l'equilibrio con il bilanciere e finì per rompersi entrambi gli avambracci. Fu necessario l'inserimento di due placche metalliche. Parlando delle cicatrici rimastegli, Tek ci scherza su: "Una me la sono fatta in guerra, l’atra è dovuta al morso di uno squalo". 

Mattia Perin, Wojciech Szczesny e gli allenamenti speciali per i rigori

Qualcosa in meno di un primo, decisamente più di un semplice secondo. Mattia Perin, tornato alla Juventus a giugno del 2021 dal prestito al Genoa, è rimasto in bianconero accettando la non titolarità, ma non ha mai fatto mancare il suo apporto alla squadra. In assenza di Szczęsny, quest'anno, ha giocato 6 partite di Serie A, subendo 4 gol e mantenendo la porta inviolata per 4 volte. Nel mezzo, un rigore parato. Non è un caso che i portieri della Juve siano migliorati così tanto nell'opposizione ai tiri dagli undici metri. Lo stesso Szczesny, in intervista, ha affermato di seguire una particolare forma di allenamento e che essa stia dando i suoi frutti:

"[..] abbiamo trovato un metodo di fare l’analisi dei rigoristi alla Juve e ogni tanto si para. Negli ultimi due anni la statistica è molto positiva, i rigori parati sono più di quelli subiti: direi che il metodo funziona". 

Casting iniziato per il prossimo portiere della Juventus

Le prestazioni dei propri "numeri 1", però, non hanno impedito alla dirigenza bianconera di iniziare il casting per i prossimi "guantoni" della Juventus. Il contratto di Szczesny è in scadenza nel 2024 e pesa l'ingaggio da 6,5 milioni di € netti a stagione. I due maggiori indiziati sono Guglielmo Vicario, classe '96 e in forza all'Empoli, e Marco Carnesecchi, 2000 della Cremonese in prestito dall'Atalanta.

Se il primo non scalda i cuori dei tifosi ma sarebbe decisamente più economico (circa 15 milioni), il secondo è un prospetto molto interessante e potenzialmente ottimo, ma sarà dura convincere la Dea (che è comunque già a posto tra i pali con Juan Musso), senza contare l'interessamento di altre big italiane.

A cura di Roberto Ciucci