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Juventus e Rabiot: ha senso separarsi a giugno?

23/11/2022 10:03

Juventus e Rabiot: ha senso separarsi a giugno?  |  Sport e Vai

Straripante nella prima parte della stagione 2022-2023, incontenibile al debutto nel Mondiale con la Francia. Adrien Rabiot si è caricato in spalla il centrocampo della Juventus e della Francia, mettendo in mostra la miglior condizione fisica, atletica e mentale della sua carriera. E in casa bianconera ci si interroga sul suo futuro.

Rabiot, la Juventus e un matrimonio che non ha mai convinto a pieno

Estate 2019. La Juventus deve fare i conti col pesantissimo ingaggio di Cristiano Ronaldo ed è a caccia di parametri zero interessanti da inserire senza costi, o quasi, in rosa. Due i nomi che vengono identificati dall'allora D.S. Fabio Paratici: Aaron Ramsey dell'Arsenal e Adrien Rabiot del PSG. Il francese, in particolare, era sul taccuino del dirigente bianconero da diversi anni. La trattativa, sia per le alte richieste economiche da parte del giocatore (7,5 milioni netti a stagione), sia per la commissione pretesa dalla madre-agente Veronique (oltre 10 milioni di euro), si rivela piuttosto complicata ma, alla fine, va in porto: l'1 luglio 2019, Adrien Rabiot viene ufficializzato come nuovo calciatore della Juventus.

Gravato da una precaria condizione fisica relativa all'ultimo periodo parigino, l'originario di Saint-Maurice fatica a inserirsi con profitto negli schemi della Vecchia Signora. Al primo anno con Sarri 37 partite, 1 gol, 1 assist. Molto meglio la stagione successiva con Pirlo in Panchina: 47 match, 5 reti e 3 assist. Al primo "Allegri-bis", invece, la sua peggiore annata: 2 soli assist in 45 gare.

La "rinascita" di Adrien e il debutto da urlo con la Francia

Entrato nell'ultimo anno di contratto, in scadenza a giugno del 2023, a inizio stagione il futuro in bianconero di Adrien Rabiot sembrava segnato: arrivederci con una stretta di mano e tanta gratitudine, col suo spazio salariale destinato ad altri innesti. Quattro mesi dopo, però, quello visto in campo sembra un giocatore completamente diverso. Complici l'infortunio occorso a Paul Pogba, che lo ha tenuto lontano dal campo sin da agosto, e gli scarsi risultati di Leandro Paredes, il francese ex PSG e Tolosa si è caricato sulle spalle il centrocampo bianconero: 5 gol e 2 assist nelle prime 16 gare, tra Campionato e Champions, e tantissima qualità in mediana. 

Allo stesso modo, ha preso per mano una mediana, quella della nazionale transalpina, orfana di due pesi massimi come N'Golo Kantè e lo stesso Pogba, debuttando coi Galletti in un Mondiale come meglio non avrebbe potuto: strapotere fisico e tecnico, il gol che ha rimesso in equilibrio la gara con l'Australia e l'assist per la rete che l'ha indirizzata verso il 4-1 finale. 

Un dubbio degno di Amleto: rinnovare o non rinnovare Rabiot? 

Si aprono, dunque, scenari imprevisti in casa Juventus: confidare che questo sia un nuovo inizio per il centrocampista francese e quindi rinnovargli il contratto, o basarsi sulle tre annate precedenti e lasciarlo partire gratuitamente a giugno? Le richieste di ingaggio avanzate da Rabiot, secondo vari rumor, sono da top assoluto: si parla di circa 10 milioni di euro netti a stagione. Un ingaggio che nessuno, alla Juventus, percepisce e che sconvolgerebbe non poco l'equilibrio salariale ristabilito nello spogliatoio dopo la cessione di Cristiano Ronaldo un anno fa. 

Dall'altra parte, perdere un elemento di questo valore potrebbe aprire una voragine non di poco conto nel già precario centrocampo bianconero. Un buco che solo un innesto del calibro di Sergej Milinkovic-Savic, o chi per lui, potrebbe sanare. Alla modica cifra di (almeno) una 60ina di milioni e un ingaggio pari a quello attualmente percepito dall'ex PSG. E allora ecco che, nei piani alti della società bianconera, si fa sempre più strada l'ipotesi di un rinnovo che, solamente sei mesi fa, avrebbe avuto del clamoroso.

A cura di Roberto Ciucci


Tags: juventus rabiot Adrien Rabiot Calciomercato Juventus

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