Zaniolo vuol far causa alla Roma, il web in fiamme

A Trigoria hanno tolto foto e nome dal suo armadietto, lui non si è allenato neanche ieri - dopo aver tentato invano di fare dietrofront e di accettare il Bournemouth - e ora che farà Niccolò Zaniolo? Fuori dal progetto per Mourinho e soprattutto per i Friedkin, il giocatore sta pensando di fare causa al club. Lo scrive il Messaggero

all’orizzonte c’è l’ipotesi di un contenzioso legale. Non è da escludere che la famiglia dell’esterno scateni una battaglia contro la Roma per il massacro mediatico che si è consumato nei giorni scorsi (secondo i genitori innescato dal club) e per averlo escluso dal progetto tecnico a seguito di comportamenti non professionali (assenze dagli allenamenti e rifiuto alle convocazioni). È stato già contattato un pool di avvocati che si occuperà della vicenda e che avrà il compito di tutelarlo al fine di garantirgli il sereno svolgimento della sua attività. Mobbing e pressioni psicologiche sono solo alcune delle accuse che la famiglia Zaniolo ha intenzione di muovere contro la Roma. È stata informata anche l’Assocalciatori che ha il ruolo di dare assistenza ai giocatori in difficoltà con i propri club. Prima di far partire il contrattacco, Nicolò aspetterà la fine del calciomercato e la conferenza stampa di Tiago Pinto prevista nei prossimi giorni. Poi, è probabile che prenderà la parola per raccontare la sua versione”

Fioccano i commenti sui social: "La Roma ha messo fuori rosa 5 giocatori, più di uno ha sporto denuncia per la stessa cosa, volete provare ad indovinare quanti hanno vinto la causa? qua è ancor più divertente perché è stato lo stesso Zan. a non voler giocare ed disertare gli allenamenti. Verrà pure multato" oppure: "Cioè, un giocatore vuole andar via, non vuole essere convocato, rifiuta l'unica offerta pervenuta, e fa causa alla società"

C'è chi scrive: "Questo è veramente scemo ma ancora di più ha dei genitori che invece di stare a postare dalla mattina alla sera su Instagram dovrebbero prendersi cura del proprio figlio. Povero Nicoló" e infine: "Come rovinarsi una carriera per essersi considerato un fenomeno, che secondo me non è, con una famiglia alle spalle che lo ha supportato per tutte le sue scemenze sportive e private"