Pistocchi e la Juve nazionalista: bufera social

Tutti a provare a capire il fallimento della Juve da dove nasca. La sconfitta dei bianconeri contro il Benevento ha aperto il vaso di Pandora sulla squadra di Andrea Pirlo. A questo punto della stagione sembra che non ci sarà il decimo scudetto di fila per la Vecchia Signora che dopo aver dominato per nove anni probabilmente in questa stagione sarà costretta a cedere lo scettro.

La chiave europea

Nelle ultime stagione, la dirigenza bianconera ha provato a scuotere le cose con l’addio di Allegri, e l’arrivo di Sarri prima e di Pirlo poi. Due scelte che però non hanno pagato e anzi adesso presentano il conto con i tifosi che chiedono un ritorno di Allegri.

A dare una chiave di lettura diversa è il giornalista Maurizio Pistocchi che sui social mette in evidenza: “La Juve è sempre stata la più italiana: contro il Barca (2015) c’erano 5 italiani su 11, contro il Real Madrid (2017) 4 su 11. In Juve-Lione (2020) erano diventati 2 su 11 come in Juve-Porto. Nell’ultima Juve che ha vinto la Champions (1996) gli italiani erano 9. Identità”.

La reazione dei social

Le parole del giornalista però non convincono tutti i tifosi. Chris si schiera dalla parte di questo spirito “nazionalista”. “Mi chiedo perché nel 2010 l’italianità era un fattore per i media. Mentre ora non conta più niente”. Anche Marco era sulla stessa linea: “Anche questo ha fatto parte dell’involuzione. E non fa bene neanche alla nostra nazionale”. Mentre Franco ha un punto di vista diverso: “A che serve essere se poi sono fallimentari. Meglio con qualche straniero in più ma vincenti”. Mentre Freedom pone un’altra questione: “La domanda da fare è un’altra, a parte Barella e forse Bastoni, ci sono italiani che giocherebbero titolare nella Juve e farla vincere? Poi è vero che adesso la Juve è scarsa”.