Osimhen: non solo il gol al Verona, il suo gesto infiamma il web

Prima partita ufficiale e primo gol. Victor Osimhen ha cominciato come meglio non poteva la sua terza stagione con la maglia del Napoli. Una rete di rapina che ha consentito agli azzurri di rimontare il Verona per il momentaneo 2-1 ma il  nigeriano ha scatenato una bufera con i suoi gesti dopo la rete.

Vittima dei vergognosi buu razzisti dei tifosi dell’Hellas, il bomber  ha voluto reagire alla sua maniera, con un gesto che, nelle ore successive alla gara, ha fatto impazzire i tifosi del Napoli (e non solo) sui social network. Dopo aver segnato il 2-1, mentre i supporter del Verona lo insultavano, Osimhen ha prima calciato il pallone in tribuna e poi, rivolto verso la curva, ha imitato il gesto del pianto, portandosi i pugni sugli occhi, e poi fatto una linguaccia ai tifosi gialloblù.

Sul momento, la reazione di Osimhen ha reso ancor più incandescente il clima del Bentegodi. Sui social, però, la sua risposta ai buu razzisti è stata molto apprezzata. “Insultate sì, ma poi andate a piangere… grande Victor”, scrive Rompi su Twitter. “Non ci sono parole, fantastica risposta di Osimhen”, aggiunge Iverson1008. “Pensasse a fare più il calciatore e meno il pagliaccio”, protesta Luca, tifoso veronese, ma la replica dei partenopei è immediata: “Ridillo senza piangere”, scrive Ste.

“Non c’è spazio per il razzismo. Rispetto per Osimhen”, scrive George, ripubblicando la foto del nigeriano che imita il gesto del pianto. “È stato costantemente insultato, ha fatto bene”, approva Mark. Peluke prova a condannare il gesto di Osimhen: “Ma esulta e torna a centrocampo, dare dei piangina ai tifosi avversari vuol dire provocarli”. Ma ancora una volta la maggioranza dei tifosi è con l’attaccante del Napoli: “Quindi se subisci episodi di razzismo da dei dementi, devi stare zitto e buono altrimenti li provochi. Ottimo ragionamento, complimenti”. “Osimhen ha fatto bene ma i cori restano una vergogna: che partano subito le squalifiche”, conclude Jack chiedendo provvedimenti.