Ordine sbugiarda l'Aia: Tentativo patetico, scuse fatte. E' bufera

Molti quotidiani oggi hanno riportato la notizia della smentita dell'Aia sulle scuse fatte al Milan dopo l'arbitraggio di Marco Serra nella gara con lo Spezia. Chi ha scritto invece di una telefonata di Rocchi a Maldini è stato Il Giornale e la prima firma Franco Ordine rivendica la veridicità della notizia con un tweet al veleno. Ordine sbugiarda l'Aia e scrive

Il tentativo, patetico, di smentire le scuse al Milan recitate negli spogliatoi di San Siro dal vice Gervasoni e al telefono da Rocchi con Maldini, per frenare la marea “perché a noi no?”conferma il gravissimo imbarazzo procurato da Serra e dai vertici Can.

Fioccano reazioni a centinaia: "Serra ha sbagliato e hai tutte le ragioni del mondo a essere incazzato. Però l'Aia non ha fatto nessun comunicato di scuse, ha solo detto  che Serra ha fatto un errore e che comunque ha apprezzato il gesto dei giocatori del Milan nel consolarlo" o anche: "Non ci sono comunicati ufficiali di scuse ma le scuse sono arrivate verbalmente e via telefono e Franco Ordine, da giornalista, ha riportato la notizia. Ora dovrebbe essere l'AIA che prende posizione e smentisce la notizia data da Ordine. Diversamente la notizia riportata è vera", oppure: "Ma perchè al Milan avrebbero dovuto fare le scuse quando in tante altre circostanze di errori, anche più gravi e decisivi per il titolo, non è mai stato fatto ???"

C'è chi osserva: "La conferma di tali "indiscrezioni" sarebbe un'aggravante alquanto imbarazzante riguardo la sottomissione dei vertici arbitrali verso una società calcistica. Una partita, come tante altre in passato, non può passare come un caso unico nella storia del calcio!" e ancora: "Se le scuse sono vere è gravissimo e significa due cose: 1) Sudditanza AIA verso determinate squadre, che non nominerò ma che con un nome di fantasia chiamerò "le milanesi"; 2) che ci sarà compensazione immediata nel prossimo match contro la Juventus" e infine: "Da milanista sono arrabbiato ma da tifoso spero vivamente che queste scuse non esistano e che mai ne esisteranno in futuro. È un errore umano di un arbitro se l’aia passasse il tempo a scusarsi per errori arbitrali farebbe decine di comunicati a settimana"