Mondiali, tifosi azzurri: Meglio non esserci qualificati

Dopo la dolorosa sconfitta contro la Macedonia del Nord che ha estromesso la Nazionale azzurra dalla finale playoff contro il Portogallo valevole per strappare il pass per il mondiale di questo autunno in Qatar, i tifosi dell'Italia hanno di che consolarsi.

Il motivo è da ricercare nelle tanto chiaccherate ammissioni rilasciate al Times dal generale Abdulaziz Abdullah al-Ansari, presidente del Comitato nazionale antiterrorismo del ministero dell’Interno del Qatar e capo della sicurezza della massima rassegna per nazionali di calcio, in tema di diritti e della impossibilità di garantire l'incolumità a chiunque esponesse bandiere arcobaleno o simboli con chiaro riferimento di sostegno alle relazioni omosessuali, un reato perseguito penalmente nel paese arabo:

Se un tifoso alzerà la bandiera arcobaleno e io gliela porterò via, non è perché voglio davvero farlo. Non è un insulto, ma un gesto per proteggerlo. Perché, se non lo farò io, qualcun altro intorno potrebbe attaccarlo. Non posso garantire per il comportamento delle altre persone. Gli dirò: "per favore, non c'è bisogno di alzare davvero quella bandiera qui allo stadio. Vuoi dimostrare la tua opinione sulla situazione, fallo in una società in cui sia accettata". Prenotare la stanza insieme, dormire insieme, questo è qualcosa che non ci riguarda, siamo qui per gestire il Mondiale. Non andiamo oltre. Qui non possiamo cambiare le leggi. Non puoi cambiare religione per 28 giorni di Coppa del Mondo. I tifosi hanno comprato il biglietto per vedere la partita, non per venire allo stadio e fare un gesto politico o difendere un ideale.

Parole che hanno scatenato le proteste dei tifosi e spinto in molti a rivalutare positivamente la mancata qualificazione al Mondiale dell'Italia. C'è chi scrive: "Che bellezza....!!!sempre più indolore non partecipare a questi mondiali!!" e ancora: "Abbiamo fatto bene a boicottarli", oppure: "Per fortuna l’Italia ha fatto di tutto per boicottare questo mondiale", "Quasi meglio non andarci allora".