Mercato, il duello tra Juve e Milan spacca le due tifoserie

Sì, lo prenderemmo di corsa. No, grazie. Non ci serve. Le tifoserie di Juventus e Milan rispondono così all'ultima voce di mercato, che vorrebbe Jorginho conteso tra la Vecchia Signora e il Diavolo.
 

Il procuratore del giocatore, Joao Santos, non ha fatto troppi giri di parole: " Per Jorginho giocare in Serie A è un sogno, il suo cuore è qui. Oggi potrebbe giocare in solo quattro-cinque squadre: Milan, Inter, Juve, Roma o Napoli. Sono tanti i club che si interessano a Jorginho. In passato ho parlato con il PSG, il Barcellona e anche con Massara del Milan, ma non so se lo vogliono adesso”.

Tiepida l'accoglienza dei tifosi del Milan all'ipotesi Jorginho: "Chi vendono? Tonali o Bennacer? No perché non penso che Jorginho eventualmente farebbe panchina" oppure: "No grazie, buon giocatore ma per età e soprattutto ruolo non lo prenderei. In un centrocampo a 2 non si trova benissimo..." e ancora: "Jorginho è la brutta copia di Bennacer, piu lento, meno corsa e meno aggressività. Ancora mi chiedo come possa essere titolare in nazionale e soprattutto come possa essere inserito tra i primi 10 in lotta per il pallone d'oro".

Cambia tutto in casa bianconera invece a sentire il nome di Jorginho: "Senza se senza ma. Fino ad ora indenne da infortuni, regista che ci serve e che sa abbinare anche un'ottima fase difensiva. Per Allegri diventerebbe insostituibile" o anche: "Lui + mezzala top e risolveremmo tutti i problemi a centrocampo. Non so quanto cash abbiamo e quanti acquisti possiamo fare però". C'è chi osserva: "Da solo no, ma in collaborazione con altri che non siano Rabiot può migliorarlo" oppure: "Quindi ricapitolando, già presi: Jorginho, Zaniolo, Salah e Joao Felix. Mi sono dimenticato qualcuno?".

Non mancano reazioni ironiche: "Non si è praticamente mai infortunato in carriera ma quando arriverà a Torino, si farà male dopo 2 mesi, c’è un problemino con i nostri giocatori con gli infortuni" e infine: "Se non si cambia il modo di giocare i problemi del nostro centrocampo non li risolve nemmeno madre Teresa di Calcutta"