Juve, l'annuncio per la gara con l'Inter manda in visibilio i tifosi

L'arma in più potrebbe essere un argentino. Si è aperta la settimana che porta a Juventus-Inter e sono tutti in fibrillazione per il match che potrebbe riaprire i giochi scudetto per i bianconeri o - in caso di successo nerazzurro - segnare il riscatto della squadra di Inzaghi. Ma l'argentino che potrebbe aiutare Allegri non è solo Dybala. Un "rinforzo" speciale è atteso dal Sudamerica, anche se non potrà scendere in campo.

Carlitos Tevez ha infatti annunciato nelle sue stories su Instagram che sarà allo stadio a tifare Juve. L'Apache ha postato 4-5 foto che lo vedono con la maglia bianconera, annunciando urbi et orbi che farà ritorno a Torino per sostenere la sua ex squadra. Strana la parabola dell'argentino, che ha giocato solo due anni alla Juve (dal 2013 al 2015) ma è entrato per sempre nel cuore dei tifosi. I suoi gol, non tantissimi ma pesanti, le sue giocate e soprattutto quella grinta sempre e comunque che a volte è mancata in questa stagione lo hanno reso immortale agli occhi dei fan della Vecchia Signora.

Da quando si è sparsa la notizia il web è inondato di commenti: "Io lo metterei titolare anche a 38 anni CARLITOS" oppure: "Date una maglietta e un posto da titolare a quest’uomo!!", o anche: "Incredibile come in soli 2 stagioni sia entrato nei cuori di tutti noi gobbi. Con goal, prestazioni e soprattutto con la grinta che metteva in campo. Tevez non si discute, si ama".

C'è chi osserva: "Quella di Tevez alla Juve narrativa troppo radicata e leggendaria, numeri inferiori a CR7, Pipa e perfino Dybala, primo anno nullo in CL e deludente in EL, ma il mix primo grande campione del decennio, garra, qualità e periodo felice e compatto del tifo rende inscalfibile il mito" oppure: "Eh .. ..in 2 stagioni ha dato tutto in campo , sia tecnicamente che caratterialmente, non esiste più il giocatore che deve stare 15 anni con la nostra maglia....solo noi abbiamo questa vecchia idea , maglia, DNA, spogliatoio"

L'argentino è ancora una leggenda: "Due stagioni con il coltello tra i denti questo sì che aveva gli attributi" oppure: "Semplicemente il giocatore più decisivo, incisivo, dominante della nostra storia recente" e ancora: "Dispiace per la finale con la testa altrove ma sono d’accordo sul fatto che sia stato l’attaccante più decisivo del ciclo. Senza di lui manco a Berlino si arrivava…".