Da Ravezzani bordate a Zhang: polemica sul web

Forse era meglio che se ne stava dov'era. Il presidente dell'Inter Zhang è rimasto in Cina per parecchi mesi, anche nei momenti più difficili dei nerazzurri, e ora che è tornato la prima cosa che ha fatto, come scrive il Corriere dello sport, è chiedere tagli a premi e stipendi. La vicenda viene commentata con ironia da Fabio Ravezzani. Il giornalista di TeleLombardia su twitter scrive

La bufala sportiva migliore del 2020 è stata quella sui calciatori della Juve che rinunciavano a 4 mensilità. La migliore del 2021 i calciatori dell’Inter che rinunciavano ai premi. E c’è pure chi le ha prese sul serio. Chi offre di più? Comunque Steven Zhang non lo capisco. Scompare a lascia i dirigenti in una situazione finanziaria quasi insostenibile. Torna e saltella davanti alla squadra (stipendi arretrati) con bottiglia di champagne. Poi convoca tutti per parlare di tagli. Poteva almeno aspettare giugno

Le reazioni dei tifosi sui social

Fioccano i commenti su twitter: "con tutto il rispetto secondo lei questa è stata una cosa nuova per i dirigenti e la società? Non pensa che dirigenti e staff fossero già allineati sui tagli (visto anche la questione stipendi) e questa è solo il momento in cui voi “giornalisti” vi siete svegliati?" o anche: "Io penso che invece, a livello gestionale, in questa fase sia inutile perdere tempo. Si parte subito vedendo disponibilità o meno al programma di austerity e poi si agisce di conseguenza.  Ok festeggiare, ma la situazione impone pragmatismo" oppure: "Lo scudetto è in cascina e i problemi vanno affrontati subito ,se avesse aspettato l'avrebbero attaccato perché in ritardo e lei lo sa bene questo".

C'è chi osserva: "Nessuno lascia lì i soldi... compresi tutti quei giocatori ipocriti che in queste settimane hanno alzato le fanfare appoggiando la crociata anti-superlega perché il calcio è tifosi e valori sportivi ed i soldi non sono importanti..." e infine: "Zhang  credeva nella superlega,dunque in testa a lui aveva risolto i problemi finanziari,  ora per il bene dell'inter deve vendere la società,  l'inter non è la squadra cinese che aveva , e patrimonio del calcio italiano e della storia della Serie A".