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Commozione sul web per morte Renga, firma della Roma e Nazionale

11/09/2022 09:12

Commozione sul web per morte Renga, firma della Roma e Nazionale |  Sport e Vai

Grande commozione nel mondo del giornalismo e dello sport per la morte di Roberto Renga, storica firma del Messaggero, scomparso ieri a 76 anni dopo una lunga lotta con una brutta malattia.

Negli ultimi anni Renga aveva legato il suo cammino professionale a Radio Radio occupandosi delle due squadre della Capitale: Roma e Lazio. Ma nel corso della sua carriera non ha mai fatto mistero di essere un grande tifoso della Nazionale come dimostrano le 7 edizioni dei campioni Mondiali che ha seguito da inviato, insieme ai 7 Europei. Una vita passata al fianco della nazionale che lo ha portato a scrivere anche alcuni libri come “Una storia nazionale”, in cui ha ripercorso le tappe storiche della maglia azzurra, ma anche “La partita del Diavolo”, in cui racconta la tragedia dello stadio Heysel.


Tantissimi i ricordi e i saluti che sono arrivati nel corso delle ultime ore, tra questi c’è quello di Antonello Valentini ex ufficio stampa della Nazionale e poi direttore generale della Figc: “Roberto non faceva scontro, ma la sua onestà intellettuale, la sua arguzia e la sua professionalità rimarranno un patrimonio del giornalismo italiano. Con Roberto se ne va anche un pezzo della storia della nazionale italiana”. Su Twitter arriva il messaggio di cordoglio anche della Lazio: “Ci lascia una firma storica del giornalismo italiano, un grande professionista e una persona di valore”.

I social sono stati letteralmente invasi dai messaggi di cordoglio anche da parte dei suoi colleghi come Riccardo Cucchi: “Chi ha fatto questo mestiere sa che si vice insieme: negli stadi, negli alberghi, nei rari momenti di relax. Perché un Mondiale, un’Olimpiade sono fatica oltre che emozione. Roberto Renga era un inviato di classe. Un compagno di avventura, un amico”.  Mentre Fabio Ravezzani scrive: “Sapevo che sarebbe arrivato questo triste giorno e lo sapevi anche tu quando mi parlavi serenamente delle due condizioni sempre più gravi e della gratitudine per chi ti curava. Mi mancherà tutto di te. La tua saggezza, la tua ironia, le tue battaglia a volte così partigiane”.


Tags: nazionale malattia roberto renga

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