Bufera sul Napoli per l'utilizzo dei tre fermati dalla Asl

Hanno studiato bene gli incartamenti, si sono consultati con i legali ed alla fine hanno rischiato: nel Napoli rabberciato che è andato a giocare a Torino con la Juve tra mille incertezze è stato deciso di mandare in campo anche Zielinski, Lobotka e Rrahmani, nonostante l'ASL avesse l'isolamento ai tre giocatori dopo uno stretto contatto con un positivo al Covid.  Non hanno ancora effettuato la terza dose del vaccino e sono passati più di 120 giorni dalla seconda quindi, secondo le norme recentemente varate dal Governo, avrebbero dovuto isolarsi. In campo tutti e tre per tutta la gara invece. E ora che succede?

A livello amministrativo i tre rischiano una sanzione che va da 400 a 1.000 euro. Passando alla questione sportiva, però, non è ancora chiaro cosa succederà visto che è una casistica totalmente nuova. Per il Napoli vige il protocollo vecchio, giacchè solo dal 10 gennaio entra in vigore quello nuovo e rafforzato, inoltre considera ancora valida la quarantena "soft" istituita dalla Federcalcio dal giugno 2020, ufficialmente mai decaduta a livello sportivo e che prevede che gli atleti possano fare casa-lavoro per allenarsi e/o giocare. La Procura Figc potrebbe anche aprire un fascicolo per capire meglio la vicenda e la gestione del caso da parte del Napoli.

Fioccano intanto le reazioni sui social: "Quindi se uno ha i soldi per pagare le multe, che importa fare la quarantena?" o anche: "se la Asl ti mette in quarantena tu devi stare a casa, il protocollo serviva per fare in modo che l'ASL non li mettesse in quarantena, non che potessero fare come gli pare" oppure: "Proviamo a pensare la cosa all’inverso? La Juve che fa giocare 3 calciatori in quarantena?" e ancora: "Appena ho visto che Zielinski e gli altri in quarantena erano in campo mi sono detto: se la mia società non si fa valere nelle sedi opportune contro sto schifo si rende complice del suddetto. Fatevi valere, in campo e fuori" e infine: "L'Italia sempre più Paese delle marionette e dei Pulcinella. Se anche il calcio perde quel poco di credibilità che gli rimane, non basteranno 10 Pnrr a risollevare il Sistema Paese"