Bufera su Materazzi per la risposta a Thuram

Voler paragonare le contestazioni e le offese anche pesanti che si sentono sui campi di calcio ai cori e alle discriminazioni razziste sta diventando di moda. Il caso era esploso già nei giorni scorsi quando sia Enrico Mentana che il vicedirettore del Corriere dello sport Barbano avevano stigmatizzato i fischi a Donnarumma a San Siro equiparandoli alle offese fatte a Koulibaly a Firenze ma ieri c'è stato un nuovo capitolo della saga. Dopo lo sfogo di Thuram, che ha accusato soprattutto i bianchi di fare poco per combattere il razzismo, è arrivata la replica di Marco Materazzi.

Matrix ha detto:

“Sono contro il razzismo, però Thuram non è mai uscito dallo stadio quando cantavano Materazzi figlio di puttana. Questa è la discriminazione, per il bianco, per il nero e anche per il figlio di puttana”

Fioccano le reazioni sui social: "Vedo che non ha aperto un libro da quando ha smesso di giocare. Forza Materazzi che le biblioteche sono aperte, puoi farcela" o anche: "Certo che Materazzi che risponde a Thuram in quel modo fa capire tanto. Paragonare una discriminazione razzista a un insulto è davvero da soggetto in palese difficoltà. Chiamate uno bravo... e poi evitate di dare spazio a certe sciocchezze che non se ne può più!" oppure: "Mi rendo conto che per Materazzi sia difficile cogliere le differenze, ma le differenze ci sono eccome!! D’altro canto ciascuno di noi si identifica per i propri atteggiamenti che rappresentano la declinazione pratica dei propri valori"

C'è chi scrive: "L'evento a cui fa riferimento Materazzi lo ricordo e fu un pessimo giorno per il calcio. Non ha tutti i torti: gli insulti sono insulti e forse andrebbero a prescindere rieducati molti tifosi, non solo i razzisti. Chi conosce la storia di Materazzi sa bene il perché..." e infine: "Sveglissimo non lo è mai stato, però adesso il vecchio Materazzi sembra veramente ingiocabile.  Difficile dirla più grossa"